RIONERO IN VULTURE – Da mesi, esattamente dal 22 febbraio, il cuore della comunità di Rionero è paralizzato. L'ufficio postale centrale di via Taverna Penta, infatti, è chiuso da quella data, quando è stato devastato da un tentativo di rapina che ha visto l’esplosione del bancomat e danni strutturali significativi. Da allora, nessun segno di lavori di ripristino, nessuna risposta alle richieste dei cittadini e delle autorità locali.
Nessun esito ha avuto la lettera del sindaco di Rionero, Mario Di Nitto, indirizzata al Prefetto e alla Direzione di Poste Italiane.
«Una richiesta disperata che rivela l’inefficacia delle Poste Italiane e l’indifferenza verso una comunità di 13.000 abitanti, costretta a utilizzare l’ufficio periferico, piccolo e inadeguato - commenta una nota delle sigle sindacali FAILP-CISAL, SLC-CGIL e UILPOSTE -. Nonostante ripetute richieste e una raccolta firme, nulla è stato fatto per ripristinare la funzionalità dell’ufficio, costringendo la cittadinanza a lunghe attese e a utilizzare un ufficio periferico inadeguato. Di Nitto sollecita un intervento immediato per risolvere la situazione ma le foto scattate il 20 giugno 2024 - continua la nota - mostrano chiaramente che nessun lavoro di ripristino è stato iniziato, nonostante il cartello affisso all’ingresso dell’ufficio postale prometta una riapertura entro il 29 giugno 2024».