Lo scandalo
Metaponto, la spiaggia mangiata dal mare e lo stallo della politica
Nove milioni di euro inutilizzati, turismo in ginocchio
Matera - «Gli interventi di difesa della costa di Metaponto realizzati negli anni 2014-2015 e consistenti in undici barriere poste di fronte alla spiaggia centrale, costate quasi 2 milioni di euro, hanno disatteso le aspettative sulla mitigazione del fenomeno erosivo. Risultano oggi strutturalmente compromesse, in larga parte scomposte, affondate e scalzate nelle testate»: lo denuncia Nicola Mastromarino, presidente dell’Associazione «Leucippo», che rappresenta molti operatori turistici di Metaponto. La denuncia, in occasione della visita lampo dell’assessora regionale alle Infrastrustrutture, Donatella Merra.
A distanza di anni, la stessa amministrazione regionale ha preso atto del fallimento delle opere di difesa ed ha pertanto messo da parte il progetto di ampliamento delle barriere, riuscendo così a tenere da parte (e a non sperperare) 9 milioni di euro stanziati per il potenziamento dell'opera. Il passo successivo sarebbe stato l'insediamento di un qualificato comitato tecnico scientifico con altissime competenze professionali, che avrebbe avuto il compito di monitorare le barriere già realizzate, al fine di indicare le soluzioni progettuali più indicate per la costa metapontina. Un progetto che, quando finalmente sarà in atto, dovrà mitigare la forza del mare per tutti i 6,5 chilometri compresi tra le foci dei fiumi Basento e Bradano.
«Purtroppo – sostiene il presidente della Leucippo - ad un anno di distanza, con nove milioni di euro messi a disposizioni dallo Stato, con l’erosione che prosegue e crea un notevole impatto ambientale oltre che economico, la nostra spiaggia rimane in attesa di risposte. La nomina del commissario delegato per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, Domenico Tripaldi, avvenuta a maggio 2020, aveva lasciato sperare, dopo tanta attesa, in una accelerazione del percorso. Ma a quanto pare nemmeno questo è bastato. Noi speriamo che l’assessora Merra mantenga la promessa di spingere politicamente per superare la stasi progettuale che si registra in questo momento».
Certo, con 9 milioni di euro a disposizione, la situazione dovrebbe essere tutt'altro che paralizzata. Lo scorso anno una forte mareggiata fagocitò le ultime due file di ombrelloni del «Lido Ermitage», mettendo in ginocchio l’azienda e mandando in fumo gli investimenti di anni di lavoro e sacrifici, oltre a posti di lavoro e indotto.