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Lecce, al Museo Castromediano tornano esposti i Polittici veneti, dopo il restauro aperto al pubblico

 
Redazione online

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Presentata anche la pubblicazione L’Oro, la Santità e la Gloria. Il restauro dei polittici veneti del Museo Castromediano, a cura di Brizia Minerva, storica dell’arte del museo

Mercoledì 07 Ottobre 2020, 12:33

L'Oro, la Santità e la Gloria: il 16 ottobre alle 18 al Museo Castromediano di Lecce verranno presentati i Polittici veneti: due capolavori della storia dell'arte italiana accoglieranno i visitatori all'ingresso del museo, dopo un lungo restauro. Restaurare un’opera d’arte vuol dire prendersene cura: perciò per il restauro di questi due capolavori, un anno fa, si è pensato a un cantiere aperto, un laboratorio senza barriere e senza porte, per consentire a tutti – turisti, cittadini, studenti – di assistere giorno dopo giorno a un’esperienza unica, una vera e propria rivelazione. Il primo dei due polittici è attribuito a Lorenzo Veneziano e aiuti, datato 1370 circa, e proviene dal Monastero delle Benedettine di Lecce. L’altro, attribuito alla bottega dei muranesi Antonio e Bartolomeo Vivarini, è databile al terzo quarto del XV secolo, e proviene dalla chiesa di Santa Caterina di Galatina. Attribuzioni, letture iconografiche, lo studio e il restauro delle due opere sono anche alla base di una pubblicazione
scientifica – intitolata L’Oro, la Santità e la Gloria. Il restauro dei polittici veneti del Museo Castromediano, a cura di Brizia Minerva, storica dell’arte del museo, edita per l’occasione.

Dal 16 ottobre 2020 sarà perciò possibile vedere da vicino queste due opere, comprenderne la storia e il complesso restauro grazie ai dispositivi didattici con immagini che ne documentano le fasi più significative. Giunti per vie commerciali connesse alla rotta veneto-adriatica, le due opere sono state rintracciate da Felice Casotti, membro della Commissione Conservatrice per i Monumenti Storici e di Belle Arti di Terra d’Otranto, che dopo averle scoperte in stato di abbandono nei due monasteri ne propose l’acquisto, nel 1871 e nel 1872, al Museo Provinciale di Lecce. Furono sottoposti ad un primo intervento nel 1876 da parte del restauratore e pittore romano Domenico Primavera, e nel 1934 dal restauratore De Bacci Venuti. 

L’accesso all'appuntamento del 16 ottobre sarà consentito a un massimo di 60 persone, con mascherina. Prenotazione obbligatoria al numero: 0832.37.35.72. Previsti gli interventi di Loredana Capone, assessore all’industria turistica e culturale, Regione Puglia; Stefano Minerva, presidente Provincia di Lecce; Vito Primiceri, presidente Banca Popolare Pugliese; Maria Piccarreta, soprintendente archeologia belle arti e paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto; Michele Seccia, arcivescovo di Lecce Aldo Patruno, direttore Dipartimento Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio
Regione Puglia; Raffaele Casciaro, direttore Dipartimento di beni culturali, Unisalento; Ianuaria Guarini, Gaetano Martignano, restauratori; Brizia Minerva, storica dell’arte, Museo Castromediano. Il Museo Castromediano è aperto tutti i giorni dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.

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