L'iniziativa

Lecce capitale del manufatto d'autore e della sostenibilità con la mostra «Artigianato d'eccellenza»

Fino a domenica. Apertura domani alle 18 nell’ex Chiesa di San Francesco della Scarpa alla presenza del sindaco Salvemini. Sostegno alla Fondazione Sylva

LECCE - Apre i battenti domani alle 18, alla presenza del sindaco di Lecce Carlo Salvemini, la dodicesima edizione di Artigianato d’eccellenza, mostra-mercato del made in Italy d’autore in programma nell’ex Chiesa di San Francesco della Scarpa. Di alto livello anche quest’anno i nomi dell’artigianato internazionale ospiti della rassegna, l’anno scorso inaugurata dal Premio Oscar Helen Mirren, e nell’ultimo giorno di apertura tradizionalmente abbinata alle suggestioni di “Cortili aperti”, la storica manifestazione dedicata alle bellezze architettoniche italiane che per una volta all’anno apre alla pubblica vista, anche a Lecce, prestigiosi palazzi altrimenti riservati a una fruizione privata. 

La mostra-mercato d'artigianato, alla sua dodicesima edizione - nata nel 2009 da un’idea di Maria Lucia Seracca Guerrieri Portaluri - dedica come di consueto grande attenzione a grandi temi sociali. E quest’anno l’ambito prescelto per devolvere parte del ricavato dell’iniziativa è quello della sostenibilità grazie alla partnership intrapresa con Fondazione Sylva, sodalizio guidato da Luigi de Vecchi che ha come obiettivo il recupero delle aree verdi del Salento degradate e la loro rinascita ambientale.

A sostegno della causa della Fondazione la presenza di due artisti internazionali, la jewelry designer Dorothée Potocka e il fotografo Daniele Coricciati: due delle loro opere serviranno infatti a finanziare le attività che Fondazione Sylva spende per il territorio salentino.

«Un’opportunità che cogliamo con gioia perché ci consente di avviare un altro intervento di riforestazione nel Salento - commenta Luigi de Vecchi, presidente di Fondazione Sylva -. Piantiamo un nuovo boschetto, che potrà crescere di anno in anno ed estendersi sempre più, magari proprio grazie alle future collaborazioni con Artigianato. Coinvolgere il tessuto produttivo, gli artigiani e gli artisti vuol dire per Fondazione Sylva creare connessioni sociali, che sono gli elementi costitutivi delle comunità fiorenti e sostenibili»

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