«Vogliamo esprimere il nostro ringraziamento al Prefetto di Foggia e a tutti gli uffici della Prefettura per aver dato seguito al crono programma di interventi sull’area dell’ex pista di Borgo Mezzanone, prospettati negli incontri avuti con la nostra organizzazione e i lavoratori a seguito di diversi incendi succedutisi in pochi giorni e che hanno distrutto decine e decine di baracche». È quanto affermano in una nota congiunta Maurizio Carmeno, segretario generale della Cgil di Foggia, e Giovanni Tarantella, segretario generale della Flai di Capitanata.
«Chiediamo – proseguono i due dirigenti – che si prosegua con la predisposizione di ulteriori moduli abitativi fino ad arrivare a una accoglienza di almeno mille unità, per dare risposte a tutti i lavoratori che nei roghi hanno perso il pur precario riparo di cui disponevano. Allo stesso modo chiediamo si prosegua con puntualità e maggiori scorte nella fornitura di acqua per l’accampamento».
Soluzioni per far fronte a una emergenza che non fanno dimenticare a Cgil e Flai «l’impegno che deve coinvolgere tutte le istituzioni e le rappresentanze sindacali circa il superamento di queste forme di accoglienza. Ribadiamo la necessità di sapere in che stato di avanzamento e cosa prevedono i progetti finanzianti dal Pnrr per cancellare Borgo Mezzanone al pari di Torretta Antonacci dalle nostre mappe, per garantire a questi lavoratori e lavoratrici, in molti casi stanziali, degna accoglienza, assistenza e difesa dei diritti». Cgil e Flai nelle more rilanciano l’appello, anche tramite un intervento della Prefettura «affinché la Provincia di Foggia utilizzi le risorse disponibili per la bonifica dell’area dell’ex pista dai rifiuti, inerti e sterpaglie. Deve essere impegno di tutti costruire percorsi di dignità e affrancamento da condizioni di vita estreme».
Ad inizio agosto a Foggia si svolse un sit-in di lavoratori stranieri organizzato davanti alla prefettura di Foggia dalla Cgil di Foggia per protestare dopo gli incendi che hanno distrutto numerose baracche all’interno dell’ex pista di Borgo Mezzanone. «Vogliamo essere cittadini di questo Paese. Siamo qui a Foggia per lavorare. Io vivo e lavoro qui», aveva detto un migrante che vive nell’ex pista di Borgo Mezzanone che la sera del 1° agosto ha partecipato a un sit-in dei lavoratori stranieri davanti alla prefettura con i segretari generali della Cgil e Flai Cgil di Foggia.
Il sit-in fu organizzato «dopo i due incendi a distanza di pochi giorni che hanno distrutto numerose baracche all’interno dell’ex pista di Borgo Mezzanone, assieme a documenti e oggetti personali dei tanti lavoratori colpiti, e in assenza di alcuna certezza del trasferimento nei moduli abitativi mobili predisposti dalla Regione», hanno spiegato. L’importanza della busta paga per affittare una casa. «Siamo nel 2023 e i lavoratori continuano a non avere un contratto regolare di lavoro. Chi di noi deve fare il rinnovo del documento aspetta anche sei mesi per un appuntamento e altrettanti per ottenere il permesso. Noi non siamo contenti di stare nel ghetto. Vorrei una casa a Foggia. Ma senza busta paga o regolare contratto nessuno la affitta», sottolineò in quella occasione il bracciante migrante.