nuove frontiere
Dai fiori alle compresse, la cannabis si trasforma ad Altamura
Attivata la prima farmacia pubblica della Asl di Bari in grado di produrre farmaci personalizzati. Le infiorescenze diventano cartine per decotti o da vaporizzare, o capsule per trattare diverse patologie
BARI - È ad Altamura la prima farmacia pubblica della Asl di Bari in grado di produrre farmaci personalizzati a base di cannabis. Infiorescenze di cannabis profumatissime diventano cartine per decotti o da vaporizzare, oppure capsule apribili per trattare diverse patologie. È l'ultimo tratto, quello più importante e delicato, del viaggio della cannabis terapeutica dallo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze al Laboratorio di galenica clinica della Farmacia territoriale di Altamura, dove è partita la nuova attività di allestimento di preparazioni a base di infiorescenze di cannabinoidi.
Tre farmaciste e una specializzanda, utilizzando alambicchi e bilance di precisione, trasformano la materia prima in terapie personalizzate al milligrammo, su indicazione dei medici prescrittori abilitati. La farmacista Filomena Cavallera, assieme alle colleghe Angela Sanrocco e Daniela Ciccarone, spiega l’importanza di questo nuovo impegno: «La nostra - dice - è la prima farmacia pubblica del territorio a ritirare la cannabis direttamente e a lavorarla per garantire ai pazienti farmaci personalizzati, allestiti in laboratorio in base alle implicazioni delle diverse patologie e alla posologia e formulazione richieste».
Un lavoro di grande precisione e meticolosità che ora è a servizio dell'utenza del Distretto di Altamura ma che in seguito, con nuove risorse, potrà soddisfare la richiesta proveniente dall'intera Asl, d’intesa con l'Area farmaceutica territoriale diretta da Stefania Antonacci e con il Dipartimento Gestione del Farmaco della Asl, di cui è direttrice Luigia D'Aprile. «È l’obiettivo – spiega ancora Cavallera - su cui siamo tutte impegnate. In questa fase possiamo utilizzare solo la cannabis di Stato, con quantitativi limitati, più avanti potremo aumentare l'attività con la materia prima proveniente da altri canali di approvvigionamento autorizzati all'importazione. L'aspetto ancora più importante riguarda i pazienti, che adesso possono ricevere i farmaci nella nostra farmacia, evitando lunghi spostamenti in giro per la provincia».
La cannabis è la nuova frontiera. Felice Spaccavento, medico rianimatore, Direttore Uoc Cure Palliative ASL Bari impegnato nella terapia del dolore, ne conosce impieghi e potenzialità: «La cannabis terapeutica – dice - è spesso di supporto o sostitutiva di terapie tradizionali inefficaci su determinati pazienti». La cannabis, infatti, viene prescritta per uso analgesico nel dolore cronico, in patologie che implicano spasticità associata a dolore, ad esempio sclerosi multipla o lesioni del midollo spinale; è utile come trattamento da associare in chemioterapia, radioterapia o terapia per Hiv, ma anche come stimolante dell'appetito in pazienti oncologici, affetti da Aids o anoressici e nel trattamento del glaucoma resistente alle terapie convenzionali.