Aids, possibili trapianti e terapia definitiva
Fine della discriminazione: possibile la donazione di organi tra pazienti con infezione dal virus Aids (HIV).
In Italia, prima in Europa, eseguiti - tutti con successo - 5 in deroga al divieto finora esistente. Quindi, anche i pazienti sieropositivi potranno donare organi ad altri pazienti con Hiv. Lo prevede un decreto del ministero della Salute in pubblicazione in Gazzetta ufficiale che abolisce il veto e introduce uno stretto protocollo. In lista d'attesa di trapianto ci sono, in media, 80 pazienti con il virus Hiv e ogni anno circa 50 di loro ricevono un trapianto da soggetti non infetti. Con il nuovo lasciapassare aumentano i potenziali donatori.
In tema di aids, novità da uno studio preclinico hanno dimostrato che un trattamento di associazione con GS-9620 e PGT121 – comunica Gilead - ha prolungato la soppressione virale ed abbassato i picchi di carica virale dopo la sospensione della terapia contro i virus (ART). Questi dati supportano ulteriori indagini sulle strategie che hanno il potenziale per ottenere una soppressione virale a lungo termine senza la necessità di una terapia quotidiana.
L’HIV ha la capacità di nascondersi e restare latente, e questo consente al virus di eludere i trattamenti standard. Le terapie anti-HIV specifiche per identificare e riattivare il virus in questi serbatoi, potranno svolgere un ruolo importante nella soppressione virale a lungo termine in assenza di terapia.