Caffè e burro a colazione per dimagrire: può costar caro

Nicola Simonetti

Dalla California all’Europa, il passo è stato breve e la “folle dieta californiana”, ideata da Dave A-sprey, è sbarcata anche in Italia: Un intruglio di caffè poco tostato (tre volte più di caffeina del nostro espresso) frullato con burro ed uno speciale olio prodotto a partire dal cocco (MCT, acidi grassi a media catena (Bullet-proof coffee, caffè a prova di proiettile), in sigla Bc, a colazione farebbe perdere la ciccia in men che non si dica. Gli altri pasti sarebbero liberi salvo eliminare drasticamente carboidrati come pane, pasta, patate e frutta e carboidrati.

Ovvero grassi al posto degli zuccheri (indispensabili pur se non si debba eccedere) ed il gioco è fatto: cervello vigile e brillante e tenendo a bada la fame (fino al pranzo).

I grassi Mct usati sono metabolizzati più velocemente e non accumulati e trasformati in corpi chetonici.

Questi si formano quando l'organismo, non disponendo di carboidrati e bruciando i grassi accumulati, è costretto ad agire in modo innaturale per cui la dieta è da seguire per tempi brevissimi.

L'organismo si impoverisce di vitamine e fibre, accumula acido urico rischia calcolosi renale e, secondo studi recenti, rischia la morte e non solo eccesso di colesterolo.

Nate, ovviamente, le iniziative commerciali che ti fanno giungere a casa, previo pagamento, gli ingredienti originali (burro da latte di mucche alimentate con erba). Costituito anche il Bulletproof coach training che insegna tecniche varie ed anche il frullatore “magico”.

Dave A-sprey, ingegnere informatico, ricava dall’idea notevoli proventi attraverso un'azienda che dà lavoro a 20 persone.

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