Una mela al giorno

Boom di diete «senza» e «digiuni»: non sono per tutti

Nicola Simonetti

Il Rapporto Eurispes denuncia: “nell’Italia contemporanea, il cibo ha trasceso la funzione di mero nutrimento, assurgendo a linguaggio, identità e riflesso dei valori individuali e collettivi… Le attuali scelte a tavola riflettono un equilibrio fra tradizione e innovazione, influenzato da condizioni economiche”. Il 9,5% degli over 18 anni non consuma carne e pullulano, la maggior parte delle volte, non consigliate da medico o dietologo, le diete “senza” alimenti privi di glutine, lattosio, lievito, uova, zucchero, sale o secondo pregiudizio e/o fantasia. Così fan tutti (ancor più, “tutte”).

Sono: senza glutine (18%), senza lievito (16,4%) e senza uova (15,4%) - prediletti dai 18-24 anni senza un perché - senza lattosio (34,4%) e senza zucchero (32,8%). Gli integratori alimentari sono preferiti dal 57,4%. Medico/dietologo disapprovano: “non giova privare l’organismo di alimenti preziosi senza un perché autentico. A ristorante, il cameriere nel prendere la “comanda” confessa (32,3%) difficoltà obiettive.

IL DIGIUNO, nelle sue varie declinazioni, è praticato da sempre più persone che non tengono conto dell’assunto principale: il digiuno non è una pratica adatta a tutti e chiede il prof. David Moreau (Università di Auckland: "studio degli studi" dal 1958 al 2025, campione di 3.484 partecipanti): “hai mai pensato che saltare la colazione possa renderti confuso al lavoro? O che il digiuno intermittente possa renderti irritabile, distratto e meno produttivo?… Quando mangiamo regolarmente, il cervello funziona con glucosio, immagazzinato come glicogeno. Ma dopo circa 12 ore senza cibo, le riserve di glicogeno diminuiscono ed il corpo ingrana il cambio metabolico: scompone i grassi in corpi chetonici che forniscono una fonte di carburante alternativa. Gli adulti non hanno mostrato calo di prestazioni mentali durante il digiuno. Ma bambini e adolescenti sì: risultati peggiori nei test. Essi devono andare a scuola dopo colazione adeguata per favorire l'apprendimento. Digiuni più lunghi sono associati a divario di prestazioni minori. Nelle prestazioni di chi è a digiuno sono amplificati i cali naturali nei nostri ritmi circadiani. La fame non crea una nebbia cerebrale universale, ma ci rende più facilmente soggetti a distrazioni quando pensiamo al cibo. Cautela con bambini e adolescenti, che hanno bisogno di pasti regolari per dare il massimo. Se il tuo lavoro richiede attenzione massima verso sera, o se sei spesso esposto a stimoli alimentari allettanti, il digiuno può risultare più difficile da sostenere. Inoltre per chi ha patologie o esigenze alimentari particolari, il digiuno può non essere consigliabile senza una guida professionale. “In definitiva, il digiuno è meglio considerarlo uno strumento personale piuttosto che una prescrizione universale. E benefici e difficoltà variano da persona a persona”.

IL DIGIUNO INTERMITTENTE Benefico per la perdita di peso negli obesi, per la regolazione metabolica e dei livelli di glucosio nel sangue (Associazione Medici Diabetologi). “Le variazioni nei risultati dei test sono state meno evidenti nei digiuni più lunghi. Il digiuno da almeno 12 ore attiva – sé detto - la chetosi, associata ad importanti benefici… In primis, l'attivazione dell'autofagia, la pulizia cellulare fondamentale per l’ invecchiare delle cellule,quando esse cannibalizzano le loro parti inutilizzate e gli scarti potenzialmente dannosi (fanpage.it). Si faccia attenzione: non tutte le persone sono adatte al digiuno intermittente (riserva per gravide, minori, adolescenti, anziani, malati, ecc); Pprima di iniziare il digiuno intermittente, è fondamentale chiedere al proprio medico. (Fondazione Airc). Dopo 12 ore di digiuno le riserve di glicogeno si esauriscono ed è subito chetosi: "Il corpo prende l'energia spacchettando le cellule grasse, dalle quali si producono i chetoni, sostanze acide sintetizzate dal fegato a partire da massa grassa" ( dr Pietro Mignano a Fanpage.it.)

Privacy Policy Cookie Policy