«Ciarderie»

La gente si lascia, si piglia, si riprende

Gianni Ciardo

Buongiorno! Eccoci di nuovo. Madonna mia, come farei senza di voi! Per me farvi sapere le cose che scrivo è vitale. Ci tengo alla cultura

Buongiorno! Eccoci di nuovo. Madonna mia, come farei senza di voi! Per me farvi sapere le cose che scrivo è vitale. Ci tengo alla cultura.
A proposito della cultura, volevo spiegare la differenza che c’è fra cultura e informazione.
L’informazione dura un giorno solo. La cultura dura per sempre. Capita l’antifona?

Però, attenzione, a Bari ci sono persone che, nella confusione mentale che li tormenta, confondono cultura con culturismo. Dunque, il culturismo è quello che in palestra frequentano Maciste, Ercole, e pure aggiungerei Sansone e Dalila.
La cultura invece è Elisabetta d’Ungheria. Oggi è il suo onomastico, Santa Elisabetta d’Ungheria principessa. Questa signora sposò Ludovico IV di Turingia. Dov’è la Turingia vi chiedo?
Dunque, naturalmente, io quel giorno (quello del loro matrimonio) non c’ero, perché mi ero svegliato tardi e sinceramente non ci sarei andato lo stesso, perché non ero nemmeno stato invitato e poi, a dirla tutta, non li conoscevo neppure. Stessa cosa mi è successa anche con le «nozze di Figaro», dove oltre a non andare ho mandato un telegramma. Dicevo: so benissimo che a molti non interessa sapere di Elisabetta e Ludovico, però è Cultura.
Pazienza! Per sapere tutto questo, non sono andato a vedere su Facebook come fate voi tutti anche per abitudine. Io ho un’enciclopedia di carta, tipo Treccani, Quattro gatti, Zingarelli, Kawasaki e D.O.P.
Il D.O.P. è un libro con accenti, notizie di dizione, moltiplicazioni, divisioni, radici quadrate sull’ipotenusa, punti, punti e virgole, due punti, iban, enpals, iPad, herpes.
Questa è informazione. Infatti, dura poco.
Chi la dura la vince! È come quando Cristoforo Colombo, dopo aver attraversato i mari con le sue caravelle, arrivò in America, mise piede a terra e la prima cosa che fece fu di andare a cercare un albero su cui poté fare finalmente pipì.
Sono bisogni che vanno accontentati, la fisiologia batte tutte le altre situazioni. Ci sarebbe la deontologia, però molti non sanno neppure cosa sia. Quando ci vuole, ci vuole!
Come vedete la libertà è quella di dire, quella di saltare da un argomento all’altro senza chiedere a qualcuno come si fa, anche perché c’è chi dice una cosa e chi ne dice un’altra. Ormai sono tutti esperti. Di cultura?
No, di presunzione e informazione. Capita l’antifona?
Viva la libertà! Mamma mia, quante scemenze sto dicendo, mi sembra di vedere un programma sulle nostre televisioni.
La televisione è un elettrodomestico a disposizione di tutti. Prima andava in televisione chi sapeva fare qualcosa, oggi ci vanno cani, porci, uomini e donne!
Comunque la televisione viene vista ed è giusto così, doveva andare buttata e sarebbe stato un peccato.
Io per primo la vedo perché sono masochista e quindi adesso vi lascio perché c’è un’altra puntata del «Paradiso delle signore”, dove ho saputo che la contessa si è lasciata con Marcello».
La gente si lascia, si piglia, si riprende e naturalmente tutto questo fa parte della vita.
Nessuno può giudicare se sia bene o male. I casi sono tanti.
Ricordo che sin dai tempi di Adamo i cretini sono aumentati. A buon intenditore, faccia come gli pare!
P.S. per chi volesse collegarsi con il sottoscritto può andare su la zitaachennuta@d.o.p.70100.ebasta.

Privacy Policy Cookie Policy