«Ciarderie»

Comunque la mamma è sempre la mamma

Gianni Ciardo

Buongiorno! Bene, oggi 1° settembre, Sant’Egidio. Alzi la mano chi si chiama Egidio! Sono pochi quelli che si chiamano così, forse perché questo è un nome molto diffuso e popolare in Emilia-Romagna

Buongiorno! Bene, oggi 1° settembre, Sant’Egidio. Alzi la mano chi si chiama Egidio! Sono pochi quelli che si chiamano così, forse perché questo è un nome molto diffuso e popolare in Emilia-Romagna.
Anche Emilia è molto diffuso, soprattutto fra le donne. Oddio, a questo punto, devo dire che anche Romagna è popolare. Per esempio Romagna «Power» che è di Albano!
Cretino. Sì, oggi mi sento cretino. Alcune volte essere cretino è liberatorio, nel senso che non sei vittima di nessuna regola. Alcuni pensate sono stati citati come «genio e sregolatezza», infatti per questo sono rimasti genio!
Chi è il genio? Il genio è uno che distingue il vivere dal sopravvivere.
Molti sopravvivono e pochi vivono! Qualcuno potrà dire, ma tu che ne sai? Come fai a dire una cosa del genere?
Beh, io lo dico perché vivo! Ecco, ci sono le distinzioni. Tanti anni fa una mamma disse ai suoi figli, Napoleone I e Federico II: allora… ecco due pezzi di torta, vuoi il grande o il piccolo? E poi decise: a Federico il grande!
Ecco, non è vero che i figli sono tutti uguali, per una mamma c’è sempre uno prediletto. E poi aggiunse: «Comunque, la torta è grande e ce n’è per tutti. Arragatevi fra di voi!» Così fu. Quindi bisogna dire che il secondo andò a Federico il grande, poi al primo, a Napoleone… buona parte della torta!
Comunque la mamma è sempre la mamma! Di mamma ce n’è una sola e meno male, pensate se ce ne fossero quattro o cinque! La torta se la sarebbero già divisa fra di loro! Qualcuno però potrebbe dire hai parlato della mamma e i papà non contano? Dove sono? I papà non ci sono perché sono impegnati con la politica dove la torta è più grande da dividere rispetto a quella che ha fatto la mamma! Anche se i papà però per essere più sicuri chiedono sempre alla mamma!
Comunque, bando alle chiacchiere. Oggi è il 1° settembre, sta partendo in televisione la nuova serie de “Il paradiso delle signore”. Per fortuna è su Raiuno. Sì, è una fortuna perchè si va sul sicuro, nel senso che, se per caso ti capita di passare su Telenorba, Telebari, Antenna sud,Tele Sveva, eccetera eccetera, cioè in Puglia, c’è De Caro, Emiliano e Vendola! Allora, la trama funziona ogni giorno come una replica così:
io non vengo se sta quello, io rimango se viene quello, io non quello se rimango, io non rimango se quello viene, io me ne vado se rimango, io se rimango me ne vado, io me ne vado se non rimango.
Insomma, i tre sono molto contesi, nel senso che uno vuole che vada via l’altro, e l’altro vuole che vada via l’uno; se viene uno, l’altro rimane, se l’altro rimane, rimane pure l’altro, se uno e l’altro rimangono, l’altro pure.
Bene, a questo punto sono costretto a citare quello che ho scritto lunedì scorso. Se quattro macchine si trovano ad un quadrivio (sapete cos’è? Bhe è un mezzo incrocio dove stanno quattro strade importanti), ogni macchina deve dare la precedenza ad un’altra macchina, che succede? Succede che aspettano, aspettano, aspettano. Nessuno si muove e quindi la cera si consuma e la processione non cammina. Nel frattempo, se ci fermiamo a guardare e sentire i Tg delle televisioni che ho citato prima, succede che la puntata del “Paradiso delle signore” è finita e mi sono perso una certezza più certa che ci sia.
In bocca al lupo e alla prossima.

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