«Ciarderie»

Non solo Festival: Sanremo è una città

Giovanni Panza

Sono stato anche io a Sanremo. Ricordo che tanti anni fa, accompagnai mio cognato per fare il militare

Buongiorno. Benvenuti anche oggi. Parliamo di Sanremo. Tutti credono che sia solo un festival, invece è anche una città.

Io la conosco bene.

Sono stato anche io a Sanremo. Ricordo che tanti anni fa, accompagnai mio cognato per fare il militare.

Per noi italiani, ogni anno è un appuntamento da non perdere.

Il Festival di Sanremo è un marchio felice della canzone italiana.

Addirittura, si può fare la storia dell’Italia con tutte le canzoni che si sono alternate negli anni e volendo approfittare «penso che un giorno così non ritorni mai più».

«Questa è la storia di ognuno di noi» che con «una lacrima sul viso» ricordiamo quando «eravamo due bambini, giocavamo alle pistole e bang bang» con «felicità» e mentre dicevamo «ma che freddo fa» ci fu «la nevicata del 56».

Perché poi, «nell’immensità», «il mondo non si è fermato mai un momento» anche se «chi non lavora non fa l’amore» e chi siamo? «Io tu e le rose».

«E domani» «che sarà?».

Mah, «finché la barca va lasciala andare».

«La prima cosa bella» è «volare», «per un grande amore e niente più».

«E poi» «che sarà della mia vita chi lo sa». E se «piove»?

«Laura non c’è» però, c’è «il ragazzo della via Gluck» col quale per «l’eternità» e la «storia di tutti i giorni», «con un’emozione da poco», passeremo «vacanze romane» in «piazza grande» e «tanto pe cantà», andremo in una «casetta in Canadà».

Perché poi, il «cuore è uno zingaro e va» e dunque festeggeremo con «Papaveri e Papere» e «senza fine» a tutti «grazie dei fior».

«Io voglio una vita spericolata» e «la solitudine» è «Tua fra le braccia tue».

«Oggi le colline sono in fiore» e per festeggiare «champagne», anche perché Sanremo è sempre Sanremo.

Il Festival per il suo «Rumore» merita «24 mila baci» e la città di Sanremo guardandola «nel blu dipinto di blu», viene da dire, «quanto è bella lei».

Quando si pensa a Sanremo, si rischia che «sono fuori di testa» con le assonanze: Consolini col Maestro Angelini e la voce di Masini; Cotugno con Modugno, Ranieri e Joe Sentieri, Claudio Villa e Lucio Dalla; Marcella e Gianni Bella; Albano e Celentano, Morandi e la Raimondi, Tony Renis con Flo Sandon’s; Dallara con Cucchiara.

È una festa in grande stile, non avrà mai un finale, nonostante imitazioni, con programmi di canzoni per i secoli canteremo i successi di Sanremo.

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