Esperti a confronto

Il banchetto delle idee: una tavola rotonda dedicata al Food

Federica Marangio

Coltivare le connessioni, non solo la terra. Si è discusso di Food, come valore portante di una comunità, alla tavola rotonda tenuta al Consorzio UniVersus a cui hanno preso parte, tra gli altri, il direttore e l’esperta di progettazione europea di Confagricoltura Puglia, rispettivamente, Carlo Zambelli e Tiziana Di Pasquale, il direttore di Radici Future Magazine Gianni Svaldi, il segretario della Fondazione Dieta Mediterranea, Domenico Rogoli, la presidente della Fondazione Lorenzo Caiolo Silvia Di Dio, la biologa nutrizionista Marilena D’Ambrosio, il legale rappresentante della società d’innovazione Sysman, Antonio Capodieci, lo chef che ha creato il marchio Spadellarte Roberto Loiacono, l'esperto di turismo Antonio Prota e il ricercatore Marco Benvenuto. Una due ore intensa e dinamica nel corso della quale sono emerse parole chiave che tracceranno il percorso del progetto F.A.M.E. Spaziando da concetti quali “frugalità, tipicità, tracciabilità, sostenibilità” si è arrivati ad un network di sinergie territoriali in grado di sfruttare la vocazione turistica del territorio pugliese declinandola nelle sue sfaccettature più nevralgiche.

Il “cibo” che non è più percepito come slow, ma anello di congiunzione tra culture, diventa link, crea connessioni che si fanno abitare da quanti credono nelle potenzialità del Food, non più elemento esclusivamente di nutrizione. Il banchetto incarna l’incontro, momento di condivisione che genera legami autentici. A tavola il cibo è il collante ideale di popoli che, pur nelle loro differenze, sperimentano nuove cucine, sfidando l’abitudine dei palati.

“Il cibo nelle sue potenzialità socio-identitarie favorisce lo sviluppo di relazioni che agevolano il superamento di confini territoriali e l’abbattimento di pregiudizi culturali”. Tanto dichiara il professore Lino Viola, presidente del Consorzio, partner del progetto FAME insieme con i Comuni di Grottaglie, Gravina, Aigialeia in Grecia e E. R. F. C. (European Regional Framework for Cooperation). La discussione, incentrata sui criteri di identità, salubrità e benessere, autenticità, tradizione locale che inevitabilmente generano valore socio-economico, ha coinvolto expertise differenti che si impegneranno a definire prima e ad adottare poi un manifesto, una carta dei valori universali estrapolati anche dalla Dieta Mediterranea. E tra le finalità, l’interpretazione e elaborazione di un menù cross-border Italia-Grecia per esaltare una contaminazione eno-gastronomica e celebrare l’incontro tra le culture a tavola quale luogo ideale di connessioni.

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