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Stare bene con sé stessi è la cura delle relazioni
Alla radice del rapporto con gli altri c’è la cura di sé. Non significa soltanto fare qualcosa per sé stessi, ma prima di tutto fermarsi ed entrare in ascolto di ciò che si muove dentro di noi
Stare bene con sé stessi per stare bene con gli altri. La cura di sé è la radice della relazione con gli altri.
Siamo relazione, prima di tutto con noi stessi. La nostra personalità non coincide con un solo ruolo, ma li contiene tutti e ha bisogno di essere alimentata per esprimerli.
Siamo spesso coinvolti nelle attività e nei doveri quotidiani, fino al punto che può risultare difficile ritrovarsi con noi stessi e chiedersi come stiamo. Per alcuni, sembra quasi un privilegio.
La giornata è piena di sfide, impegni doveri, in tanti ruoli diversi che sembrano fagocitarci.
Alla radice del rapporto con gli altri c’è la cura di sé. Non significa soltanto fare qualcosa per sé stessi, ma prima di tutto fermarsi ed entrare in ascolto di ciò che si muove dentro nel mondo interno, fatto di percezioni, sensazioni, emozioni e sentimenti.
Significa essere consapevoli di come ci parliamo, delle parole che usiamo, dei permessi che ci diamo, dei giudizi e della capacità di gestire le emozioni e i sentimenti che abitano in noi. Se dentro di noi abbiamo un giudice o un alleato, questo farà la differenza nella nostra vita e si rifletterà nelle relazioni che abbiamo con gli altri.
Essere consapevoli del proprio stare bene, dei propri stati d’animo, è la prima responsabilità che abbiamo verso noi stessi come persone e verso gli altri.
C’è un principio di benessere personale che è responsabile del benessere nelle relazioni famigliari e affettive.
Possiamo aiutare gli altri se prima riusciamo ad ascoltare ed aiutare noi stessi a sentirci bene, non solo emozionalmente e psicologicamente, ma soprattutto grazie alla crescita e alla realizzazione personale. Se siamo stimolati da un progetto personale, spirituale, sociale è più facile che riusciamo a costruire altre progettualità, in altri ambiti della vita, che grazie all’equilibrio possono anche comunicare tra di loro e in cui come tra vasi comunicanti si scambiano capacità, attitudini, competenze, esperienze.
Spesso, nelle relazioni, mettiamo noi stessi dopo gli altri, perché ci sembra etico, ci fa sentire appagati e dedicati a progetti che permeano la nostra esistenza, come la famiglia, il lavoro o un interesse molto radicato.
È importante ricordare che alla radice della nostra esistenza c’è la salute personale, psicofisica, spirituale e sociale. Non solo una ricerca del piacere, ma anche come realizzazione di sé. Questo è ciò che permette di superare le sfide e i cambiamenti che richiedono energia, adattamento interno ed esterno ed evoluzione.
Il passo successivo sarà quello di armonizzare i bisogni in un equilibrio che considera aspetti soggettivi, famigliari e sociali.