Nel castello di Acaya una rievocazione storica in stile rinascimentale
Un'apertura speciale che ha incantato i turisti provenienti da ogni dove
Sabato 28 Giugno 2025, 16:51
Apertura speciale con figuranti in costume d’epoca e sottofondo di musiche rinascimentali, ieri sera nel Castello di Acaya, la cittadina fortificata d’epoca medievale sita nel cuore del Salento, al cui interno si tiene la Mostra di archeologia “Roca nel Mediterraneo: l’età del bronzo e del ferro”.
I turisti in visita, fra i quali un nutrito gruppo di partecipanti al Convegno internazionale di “Chirurgia rigenerativa delle ossa mascellari” in corso di svolgimento nel vicino Mina Acaya Golf Club, sono stati accolti da due soldati armati di alabarde, e subito dopo introdotti nell’antico maniero da un gruppo di ancelle. L’archeologa Oronzina Malecore, responsabile della struttura per conto dell’Istituto di Culture Mediterranee che la gestisce (l’immobile è di proprietà della Provincia), li ha poi accompagnati nelle sale restaurate, lungo un percorso incentrato sui temi delle relazioni umane e degli scambi commerciali e culturali del vicino sito di Roca Vecchia affacciato sul mare, un tempo importante snodo del traffico marinaro fra Oriente ed Occidente. Nella Mostra, la rassegna di reperti presenta manufatti locali di uso quotidiano, ceramiche tornite e dipinte di tipo minoico-miceneo, doli per la conservazione dell’olio, nonché i numerosi metalli ed avori rinvenuti nella zona. Degni di nota anche i reperti botanici e faunistici, riferibili ai resti dei pasti consumati, agli strumenti ed agli ornamenti utilizzati dalle popolazioni.
Mirabile esempio di architettura militare posto a difesa della città fortificata, il Castello di Acaya così come lo vediamo oggi, venne realizzato dall’architetto Giangiacomo degli Acaya, rampollo dell’omonima e nobile famiglia, che diede il proprio nome al feudo, già nominato Segine, ricevuto in dono, nel 1294, da Carlo II d’Angiò.
Di forma trapezioidale con due grandi torri circolari, all’interno è dotato di una lunga scala che permettere di accedere al cosiddetto “piano nobile” dove si trovano le sale con l’allestimento della Mostra, una delle quali è caratterizzata dalla volta “a calotta” e da un fregio degli Acaya. Dabbasso sono una chiesetta con l’affresco della Vergine Dormiente (Dormitio Virginis) ed i sotterranei scavati nella roccia, ricchi di cisterne e vasche per la raccolta delle derrate alimentari.