Sciopero dipendenti Banca Popolare Bari: «I vertici aziendali in silenzio»
«Le nostre non sono solo rivendicazioni salariali, qui manca completamente la prospettiva di rilancio e crescita dell’Istituto»
Lunedì 17 Aprile 2023, 11:48
14:02
«I 12 milioni di utili della Banca popolare di Bari fatti quest’anno sono il risultato dei sacrifici dei lavoratori e a fronte di questo quale è stata la risposta alla nostra richiesta di rivedere gli accordi sottoscritti nel 2020? Di far sì che il ticket pranzo passi da 5,29 a 7 euro». Stella Sanseverino segretaria First Cisl Puglia proprio non ci sta. Oggi gli oltre 2200 dipendenti della BpB (poco meno della metà impiegati tra Bari e provincia) saranno in sciopero per protestare contro il silenzio da parte dei vertici aziendali alle istanze dei lavoratori. In corso Cavour a partire dalle 10 ci sarà il presidio dei dipendenti annunciato già da qualche giorno dalle segreterie di coordinamento di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin.
«Le nostre non sono solo rivendicazioni salariali, qui manca completamente la prospettiva di rilancio e crescita dell’Istituto - spiega Sanseverino -. Abbiamo firmato un accordo tre anni fa nel giugno del 2020 e grazie ai sacrifici dei lavoratori si è tornato a far utili, ci sono stati circa 550 uscite con gli esodi volontari e ora ci negano la ricontrattazione? I dipendenti sono allo stremo, in uno stato di disagio organizzativo per il quale si trovano in meno persone a fare più lavoro, il tutto con un top management in continuo cambio e senza visione di rilancio. Se è vero che si sta così bene economicamente, è questo il momento di sederci e ricontrattare. Ora che l'inflazione e i rincari hanno eroso il potere di acquisto dei lavoratori. O pensiamo di continuare a tagliare il costo del lavoro e basta?».
I sindacati non fermano i loro tamburi di guerra. «È come se la dirigenza BpB abbia lucidato il pavimento limitandosi a mettere la polvere sotto il tappeto - spiega con una metafora la Sanseverino -. Si devono rivedere i tagli sul personale e avviare un vero piano di rilancio. Si deve piantare il vero seme sul quale la banca potrà tornare a germogliare, altrimenti la lotta sarà solo all'inizio».
Oggi incroceranno le braccia anche i lavoratori di treni e bus. Per questo sono attesi possibili disagi sui mezzi delle Ferrovie Appulo Lucane, per uno sciopero di 4 ore e 30 minuti, dalle 16.05 alle 20.35, indetto dalle organizzazioni sindacali USB Lavoro Privato Bari e Or.Sa. Autoferrotranvieri Bari, «per rivendicare la sottoscrizione di un accordo sindacale sul trattamento economico e ricollocamento del personale inidoneo. Saranno assicurati tutti i servizi nelle fasce di garanzia, ossia dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 12.30 alle 15.30.
BARDI: TAVOLO CONGIUNTO CON PUGLIA E ABRUZZO
«Attendo gli atti della commissione consiliare e poi mi attiverò immediatamente per convocare un tavolo congiunto con Puglia e Abruzzo per essere concretamente vicini a cittadini, dipendenti e investitori». Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi (centrodestra), riferendosi alla situazione della Banca popolare di Bari, i cui lavoratori oggi hanno scioperato.
«Rispondo - ha aggiunto il governatore lucano - positivamente alla richiesta del consigliere regionale Mario Polese (Iv), che ha portato la solidarietà e la vicinanza del Consiglio regionale ai dipendenti della Banca Popolare di Bari».
CISL PUGLIA: BPB SORDA DAVANTI A ISTANZE DIPENDENTI
«L'ampia adesione allo sciopero odierno e la numerosa partecipazione al presidio davanti alla sede di Bari della banca testimoniano la ferma volontà di lavoratrici e lavoratori della Banca Popolare di Bari di far sentire in modo forte e chiaro la propria voce dopo aver preso atto, ancora una volta, in occasione dell’incontro del 12 aprile, della sordità dell’attuale dirigenza aziendale». Lo dichiara in una nota il segretario generale First Cisl di Puglia, Pasquale Berloco, secondo il quale l’azienda avrebbe mostrato finora solo «atteggiamenti di chiusura, gravemente irriguardosi dei sacrifici sostenuti per anni dai propri dipendenti e risultati decisivi per il salvataggio della banca».
Per il sindacalista «è tempo di soluzioni concrete per risolvere le tante criticità, ormai storiche e denunciate da anni», ovvero «gli organici inadeguati, i pesantissimi tagli retributivi imposti dall’accordo di solidarietà e i tassi sui mutui ai dipendenti che minano il potere d’acquisto delle famiglie già pesantemente falcidiato dall’inflazione». Per Stella Sanseverino, segretaria responsabile del coordinamento First Cisl di Bpb, «la mobilitazione e la proclamazione dello sciopero di oggi sono stati assolutamente inevitabili, vista la mancanza di risposte da parte dei dirigenti di questa azienda sulle nostre istanze», sarebbe quindi loro responsabilità «la prima giornata di sciopero nella storia della Banca Popolare di Bari».