TARANTO - Una donna di 82 anni, Rosalia Mistretta, è morta nell’incendio divampato ieri pomeriggio in un appartamento al nono piano di uno stabile di piazza Giovanni XXIII, angolo via D’Aquino, a Taranto. La donna, a quanto si è appreso, era seduta su una poltrona e non è riuscita a mettersi in salvo rimanendo intrappolata nell’abitazione. E’ stata la figlia, che abita al piano sottostante, a notare il fumo e le fiamme e a chiamare i vigili del fuoco. Sono state 22 le famiglie costrette a sgomberare e a trovare una sistemazione alternativa. Oggi nuovo sopralluogo dei vigili del fuoco e dei tecnici comunali per la messa in sicurezza e i controlli di natura statica, sulle linee elettriche e sulle condotte del gas.
All’arrivo dei soccorsi la donna era già morta, il suo corpo era carbonizzato. Non è ancora chiara l'origine dell’incendio che ha interessato l’intero piano. Si sono vissuti momenti di grande apprensione con inquilini e residenti che sono fuggiti dalle loro case riversandosi per strada.
Sul posto diversi mezzi dei Vigili del fuoco, intervenuti con due autoscale, carabinieri, polizia e vigili urbani. Il palazzo interessato dal rogo e quello accanto sono stati fatti sgomberare per consentire le operazioni di messa in sicurezza. Tra gli evacuati anche una famiglia con un bambino di pochi mesi che viveva nel palazzo accanto a quello in cui si è sviluppato il rogo.
Le fiamme sono state domate dopo un paio d’ore. Ora sono in corso gli accertamenti per verificare le cause del rogo e i controlli di natura statica prima di consentire il rientro negli appartamenti.
SINDACO RINGRAZIA SOCCORRITORI
«Oltre la vicinanza alle vittime di questo drammatico evento, esprimo un sentito ringraziamento nei confronti di tutti gli operatori che a vario titolo sono intervenuti sul luogo, in particolare nei confronti dei vigili del fuoco che per ore hanno lavorato contro le fiamme, evitando ulteriori danni a cose e persone. Grazie anche a questore e comandante provinciale dell’Arma, che sul posto hanno seguito le operazioni insieme ai loro uomini, alla Marina Militare, che ha fornito le cisterne aggiuntive di acqua, e ai sanitari, pronti a prestare le cure necessarie». Lo sottolinea il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci in merito all’incendio che ha distrutto ieri il nono piano di un palazzo di piazza Giovanni XXIII causando la morte di un’anziana invalida. L’immobile è stato fatto sgomberare ed è interdetto in attesa delle verifiche sulla sicurezza e gli accertamenti tecnici disposti dalla magistratura. Sono 22 le famiglie interessate. Una nota di Palazzo di Città spiega che «l'amministrazione comunale , in tutte le sue articolazioni, ha seguito direttamente le attività di soccorso relative al tragico incendio purtroppo costato la vita a una donna. In particolare, la Polizia Locale ha prestato il necessario supporto alle altre forze dell’ordine nella gestione della sicurezza intorno all’area del rogo. Anche i Servizi Sociali si sono resi disponibili, e lo sono ancora, per prestare cure e sostegno pratico e psicologico alle persone e alle famiglie temporaneamente evacuate dalle loro abitazioni che ne dovessero fare richiesta».