nel tarantino
Massafra: la marcia del troccolante, dono online della banda
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I riti sono senza simboli, ma la devozione resta intatta
Una Settimana Santa inedita che costa un sacrificio a tutti i fedeli e a tutta la Chiesa. La pandemia anche a Massafra ferma il percorso di fede e tradizione animato, nel Venerdì Santo, dalla cinquecentesca Arciconfraternita del Santissimo Sacramento, attualmente retta dal priore Giuseppe Marraffa.
Nell’Antica chiesa Madre, il rettore monsignor Cosimo Damiano Fonseca, oggi, non celebrerà la Santa Messa con la lettura del “Passio”. Così come il troccolante non aprirà la solenne processione dei misteri che, dal dopoguerra allo scorso anno, ininterrottamente si è snodata in un itinerario scenografico della vecchia Massafra. Non ci saranno, quindi, i confratelli con i loro abiti. I camici bianchi, i cingoli celesti, le mozzette celesti bordate di colore oro, i cappucci e i guanti bianchi, rimarranno negli armadi, insieme alla corona di spine e alla sfera riproducente un ostensorio, simbolo della Confraternita. Non ci saranno nemmeno le consorelle vestite di nero, devote della Madonna Addolorata. Così come i portatori delle statue in abito nero, con la loro andatura che conduce alla partecipazione del martirio di Cristo.
Il bandierone nero, simbolo di lutto, con inciso S.P.Q.R., la troccola e le otto antiche statue rimarranno in deposito nel cellophan e la Madonna Addolorata in chiesa. Mancheranno le note della marce dalla Passione, eseguite dai concerti bandistici a seguito della processione.
Tuttavia, i musicisti della banda Città di Massafra, diretta dal maestro Nicola Latorrata, hanno voluto accompagnare col cuore il percorso devozionale, offrendo un contributo musicale alla Settimana Santa 2020. Hanno effettuato un’elaborazione multimediale distanziata della marcia “Tristezze” del maestro Giacomo Lacerenza. La famosa marcia suonata all’uscita del troccolante, infatti è nota anche come “la marcia del troccolante”. I musicisti della banda, con i propri strumenti, hanno eseguito la marcia online dalle proprie abitazioni, diretti dal maestro Nicola Latorrata e grazie alla preziosa collaborazione tecnica del maestro Paolo Palazzo, il quale ha curato l’assemblaggio delle esecuzioni.