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Coronavirus, Bocelli da brividi canta con Ferragni e Fedez

Gdm.TV (video Instagram)

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Coronavirus, Andrea Bocelli canta dal «balcone» virtuale con Chiara Ferragni e Fedez per l'Ospedale di Camerino, da alcuni giorni trasformato in Covid Hospital

CORORAVIRUS - Andrea Bocelli canta dal «balcone» virtuale di Instagram con Chiara Ferragni e Fedez per l’Ospedale di Camerino, zona del Centro-Italia colpita dal terremoto del 2016, che da alcuni giorni è stato trasformato in un Covid Hospital.

«Fare il bene - ha detto Bocelli - è l’unico mestiere che ci rende degni d’essere qui, pigionanti del mondo... Ognuno secondo il proprio talento, secondo quello che è e che ha, può fare sempre e comunque la differenza. Oggi più che mai, ascoltiamo la nostra coscienza, rimbocchiamoci le maniche e facciamo quello per cui siamo stati creati... Fare il bene del prossimo si può declinare in migliaia di modi ma resta, per tutti, il prioritario mestiere. Siamo fratelli, ma siamo anche colleghi».

Bocelli ha invitato tutti a unire le forze, a stringersi attorno al Paese affinché presto si possa tornare ad abbracciarsi realmente. A questo invito hanno risposto immediatamente Chiara Ferragni e Fedez, la coppia benefica più importante di Instagram, che ha messo a disposizione i propri canali social per supportare la raccolta. Una diretta che ha visto incollati allo schermo oltre 170mila utenti live (in crescita di ora in ora nei repost) e che sta contribuendo a raccogliere fondi sulla piattaforma GoFundMe.com (ABF - Con te aiutiamo il Covid Hospital di Camerino). L’'biettivo della raccolta è di raggiungere 100.000 euro per acquistare respiratori polmonari e materiale di protezione individuale per l'ospedale di Camerino per l'emergenza Coronavirus. Presente al live anche Matteo Bocelli, volontario della ABF, che ormai da tempo è noto per aver intrapreso la carriera di cantante (video Instagram - @chiaraferragni).

Coronavirus, Fondazione Bocelli, raccolta fondi per Camerino - La Fondazione Andrea Bocelli in campo per sostenere l’ospedale di Camerino, uno dei «covid hospital» delle Marche, riservato a paziento positivi al coronavirus. La Fondazione ha dato vita a una raccolta fondi per «offrire supporto concreto a coloro che in questo momento son in prima linea chiamati a proteggerci e curarci». Le donazioni possono essere effettuate attraverso la piattaforma https://www.gofundme.com/ oppure contattando direttamente la «Andrea Bocelli Foundation» così da conoscere ulteriori modalità di supporto, scrivendo all’indirizzo development@andreabocellifoundation.org. La Fondazione Bocelli è già impegnata a Camerino nella realizzazione della nuova scuola di musica. «Crediamo fortemente nel valore di rimanere vicini, uniti, in questo momento, perché solo l’amore e la solidarietà sono capaci di colmare e annullare quella distanza fisica che ora ci viene imposta», scrivono dalla Fondazione.

Coronavirus, moglie Bocelli, Abf in prima linea per ospedali - «Vogliamo essere al fianco di tutti coloro che in questo momento sono in prima linea negli ospedali a lottare per il nostro Paese e sono accanto a chi ha bisogno di cure molto speciali dopo aver contratto il coronavirus». Lo dice all’Ansa, Veronica Berti, moglie di Andrea Bocelli e vice presidente della Andrea Bocelli Foundation, impegnata nella raccolta fondi a sostegno dell’ospedale di Camerino, trasformato in un «Covid Hospital». «Donare - aggiunge - è un senso di civiltà, fare qualcosa per gli altri è farlo a se stessi ed è con questo spirito che la Fondazione, che Andrea ha creato 9 anni fa, si muove in Italia e all’estero». Berti ricorda che sono «20 i progetti che abbiamo e stiamo realizzando con l’aiuto di tante famiglie e aziende» e tra le opere realizzare ci sono le scuole costruite sui territori marchigiani colpiti dal sisma del 2016. «Due anni fa - racconta - abbiamo costruito la scuola secondaria di Sarnano, nel 2019, quella primaria e dell’infanzia di Muccia e poche settimane fa avevano avviato il cantiere per la nuova Accademia della musica di Camerino, lavori che in questi giorni per forza di cause maggiori abbiamo dovuto sospendere». «Abbiamo deciso di sostenere l’ospedale di Camerino - dice ancora la vice presidente della Fondazione - perché è una città che è chiamata a vivere una nuova grande emergenza, quando ancora non era uscita da quella del sisma». La sfida lanciata dalla ABF è di raccogliere 100 mila euro per acquistare materiale sanitario da donare, appunto, all’ospedale. Le donazioni possono essere effettuate attraverso la piattaforma https://www.gofundme.com/ oppure contattando direttamente la Andrea Bocelli Foundation così da conoscere ulteriori modalità di supporto, scrivendo all’indirizzo development@andreabocellifoundation.org. Infine la raccomandazione dell’intera famiglia Bocelli: «Rispettate le regole e restate a casa».

Coronavirus, Bocelli, musica veicolo di speranza - «La musica è tante cose, mi piace pensare che sia anche un veicolo di speranza in situazioni di emergenza come questa che stiamo vivendo in tempo di coronavirus». A dirlo all’Ansa è Andrea Bocelli, impegnato con la Fondazione che porta il suo nome in una raccolta fondi a sostegno dell’ospedale di Camerino (Macerata), trasformato in un Covid Hospital. «Ma questa Italia che si ferma, che non può lavorare, mi fa tristezza» dice subito dopo. Quello che arriva da Forte dei Marmi, in Versilia, dove Bocelli vive con la sua famiglia, vuole essere comunque un messaggio di speranza per tutti gli italiani chiamati in questi giorni a una dura prova e ad un grande senso di responsabilità. «Intanto cominciamo col dire che cantare è sempre meglio che piangere» tiene a sottolineare, aggiungendo: «Piangersi addosso non serve a niente, avere paura men che meno. Anzi il timore e la paura fanno abbassare le difese immunitarie».

Bocelli racconta di non aver preso parte ai vari flash mob che hanno portato migliaia di italiani ad affacciarsi dai balconi per cantare, «anche perché qui dove mi trovo, se mi affaccio alla finestra, non mi sentirebbe nessuno, la mia - dice con ironia - sarebbe una voce nel deserto». Ma l’idea di un’Italia che si stringe gli piace, «anche se questo spirito di unità sarebbe bello - evidenzia - che ci fosse sempre e non solo in situazioni estreme o quando si vincono i mondiali di calcio». Così come il richiamo della fede. «In questi momenti assistiamo a un grande ritorno alla preghiera - osserva -. Peccato che avvenga solo in questi frangenti, la spiritualità è un aspetto importantissimo della nostra vita, senza quella siamo simili ai nostri animali. Un ritorno alla spiritualità lo vorrei auspicare a prescindere dal virus». Il Maestro non crede molto, invece, che terminata l’emergenza Covid-19 il mondo cambierà le sue abitudini, anche se «l'uomo è un animale socio-politico che impara e qualcosa avrà imparato, voglio pensare, anche da questa esperienza». Sul fronte del donare agli altri, anche attraverso la Andrea Bocelli Foundation, molto attiva nelle zone terremotate tra cui Camerino, auspica che ci sia sempre una maggiore generosità: «Quello che facciamo è sempre poco rispetto a quello che potremmo fare. Se facciamo un esame di coscienza - sottolinea - ci accorgiamo che tutti facciamo molto poco, io per primo». «In questi momenti ci rendiamo conto di essere collegati uno all’altro e il celebre 'ama il prossimo tuo come te stessò non è più un modo di dire, una frase fatta, ma diventa un imperativo categorico. Fare il bene - conclude il maestro - credo che sia la sola ragione di vita per ciascuno di noi» (di Gianluigi Basilietti - ANSA)

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