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Lecce, don Ciotti ospite nella palestra scolastica dove si svolse il maxi processo della Sacra Corona Unita

 
TOTI BELLONE

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Nell’Auditorium dell’istituto comprensivo “Stomeo-Zimbalo” il fondatore di Libera per l’ultima giornata di eventi sul tema: «Da aula bunker a presidio di bellezza»

Giovedì 29 Maggio 2025, 16:30

17:11

Bagno di folla, in larga parte studenti, questa mattina a Lecce, per il fondatore di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie, don Luigi Ciotti.  Ospite della direttrice Maria Elisabetta Tundo, il religioso è intervenuto nell’Auditorium dell’Istituto comprensivo “Stomeo-Zimbalo”, la cui palestra fu teatro, negli Anni Novanta del secolo scorso, del maxi processo a carico di boss e gregari dell’organizzazione criminale nota come Sacra Corona Unita.

La presenza di Ciotti, e con lui della rete di associazioni, cooperative sociali, movimenti e gruppi, scuole, sindacati, diocesi e parrocchie, gruppi scouts e volontari che rappresenta in tutta Italia, ha coinciso con l’ultima giornata di eventi sul tema: “Da aula bunker a presidio di bellezza”, organizzati nell’ambito del progetto di legalità “A testa Alta”, promosso dallo stesso Istituto, in collaborazione con l’associazione Nomeni per Antonio Montinaro, uno degli uomini della scorta del giudice Falcone, con lui e la moglie Francesca Morvillo ed i colleghi Vito Schifani e Rocco Dicillo,  perito il 23 maggio del 1992 nella strage di Capaci, Procura della Repubblica, Questura, comandi provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, e le scuole-presidio di Libera.
Pensati come incontri formativi per accompagnare alunne ed  alunni alla comprensione delle vicende che coinvolsero la scuola nella quale oggi studiano, gli eventi hanno coinvolto anche le famiglie ed il personale scolastico, unitamente a magistrati (Giuseppe Capoccia, Antonio De  Donno e Francesco Mandoi), giornalisti (Rosario Tornesello direttore di Quotidiano e Massimo Barbano della Gazzetta del Mezzogiorno), e rappresentanti delle Forze dell’ordine, che di quegli anni bui furono testimoni.
Raccolti e curati dalla professoressa Serena Lezzi (per il montaggio Silvia Convertino), gli incontri che si sono susseguiti nell’Auditorium della “Stomeo-Zimbalo”, sono stati illustrati con il materiale video, fotografico e cartaceo, fornito da Rai 3 e dall’archivio privato di chi scrive. 
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