“DOPPIO GIOCO”
Nardò, taroccavano slot machines e videopoker: 3 fratelli nei guai. Uno è un avvocato penalista
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Operazione dei Finanzieri del Gico. I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere, alla frode informatica, all’esercizio del gioco d’azzardo e di quello abusivo delle scommesse
NARDO' - Tre fratelli di Nardò, tra cui un avvocato penalista, sono accusati di essere a capo di un’organizzazione criminale che avrebbe gestito un sistema illegale nella raccolta di scommesse e nel gioco d’azzardo.
Per questo l’avvocato Giovanni Rizzo, 58 anni, e suo fratello Pantaleo, 52 anni, sono stati arrestati e posti ai domiciliari; mentre per la loro sorella Maria Teresa è stato disposto l'obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
Altre sette persone sono indagate a piede libero. I tre fratelli, un legale e due imprenditori, sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere, frode informatica, esercizio del gioco d’azzardo e di quello abusivo delle scommesse, trasferimento fraudolento di valori per sottrarli ad eventuali misure di sequestro. Secondo le indagini l’organizzazione sarebbe stata attiva nelle province di Lecce e Taranto, e avrebbe gestito un imponente giro d’affari nel settore delle slot machines, dei videopoker e nella raccolta di scommesse per eventi sportivi, fatte confluire sulle piattaforme informatiche di bookmaker stranieri.