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Shoah è cartoon con Andra e Tati, noi mai così commosse

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A Cartoon on the Bay anteprima primo cartoon europeo sul tema

TORINO - «Non ci aspettavamo che un cartoon dedicato alla nostra storia ci colpisse così, non abbiamo provato questa commozione mai, nemmeno il giorno in cui siamo rientrate nel lager. Questa storia serve perché altri bambini stanno soffrendo quello che abbiamo passato noi, come ad esempio i piccoli in Siria». Le lacrime rigano il volto segnato ormai dalle rughe, ma gli occhi rossi di Andra e Tati Bucci, internate da bambine ad Auschwitz e miracolosamente sopravvissute, sono ancora quelli vivi e fieri di chi ha sopportato la fame, il freddo, la privazione di tutto, l’orrore del lager e ne è uscito. Oggi è il loro giorno a Cartoons on the Bay e al cinema Ambrosio assistono all’anteprima de La stella di Andra e Tati, primo cartoon sulla Shoah prodotto da Rai Ragazzi assieme al Miur e a Larcadarte, diretto da Rosalba Vitellaro e con le voci di Loretta Goggi, Laura Morante e Leo Gullotta. Con loro una platea di bambini che assistono davvero colpiti, alcuni si commuovono molto tra le braccia delle maestre e dicono di sentirsi molto tristi, ma tutti alla fine applaudono quando vedono le due protagoniste che si alzano dalla prima fila.

Un film coraggioso quello di Andra e Tati che non finge e non fa omissioni, ma che rasserena nella parte finale quando le due sorelle - tra i 50 bimbi sopravvissuti su 200 mila internati - riescono a uscire dal campo e a ritrovare entrambi i genitori (caso più unico che raro come ammettono loro stesse). «La storia della Shoah - spiega Rosalba Vitellaro che ha diretto il film e che ha convinto le Bucci mostrando loro il suo precedente lavoro su Falcone e Borsellino - si racconta ai bambini, con attenzione, scegliendo con cura una storia con un lieto fine e la vicenda delle sorelle Bucci ha un lieto fine perché fortunatamente sono qui con noi a raccontarla».

«Non è una storia che finisce bene - spiega Luca Milano, direttore di Rai Ragazzi - perché si vedrà anche il contesto. E' però una testimonianza importante da proporre oggi ai bambini e ai ragazzi, a 80 anni dall’emanazione in Italia delle leggi razziali che portarono via ai bambini di allora una parte di compagni di classe perché ebrei».

Le sorelle Bucci, che ora sono nonne e tra i piccoli in sala hanno uno dei loro 4 nipotini - Alessandro che in piedi alza le mani e le saluta tra gli applausi - lanciano un grande messaggio di forza e speranza ai giovani ascoltatori: «Noi siamo qui, la vita, ragazzi, nonostante tutto è davvero molto bella». Ma al contempo Andra, che è la più giovane sopravvissuta al lager, chiede: «Perché parlare di noi dopo 70 anni? Perché aspettare tutto questo tempo per parlare dei piccoli di Auschwitz?».

Andra Bucci a margine scambia anche qualche battuta sulla situazione politica italiana. «L'ipotesi di un governo con Salvini? Una catastrofe» dice secca. «E' l’impronta di questa destra che anche nel resto d’Europa sta avanzando...» aggiunge. E su M5S spiega: «I 5 stelle? E chi li conosce? Sapranno governare? Io mi aspettavo già la catastrofe della sinistra. Chi non se l’aspettava erano loro che ancora continuano a litigare...». (di Cinzia Conti, ANSA).

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