A giudicare dalle immagini sembra una scenografia, ma è una amara realtà. Nonostante divieti, multe e controlli, a Bari anche la Vigilia di Natale è stata un’occasione ghiotta per gli incivili che hanno preso di mira il lungomare e corso Vittorio Emanuele: decine di migliaia di persone, in barba al divieto di vendita di alcolici in bottiglie di vetro firmato dal sindaco Decaro hanno sistemato sulla base dei lampioni del lungomare centinaia di bottiglie di birra vuote come se fosse una discarica a cielo aperto. Una vergogna che non è degna di una comunità che si reputa civile e che cercherà una risposta nella insufficienza di cassonetti o cestini portarifiuti.
E invece il problema è proprio la civilità della gente oltre al buonsenso di qualche titolare di pubblico esercizio. Perché quest’anno, il questore e il sindaco avevano messo a punto un piano di controlli che ha dato in parte i suoi frutti: gli agenti dell’annona della Polizia locale – supportati dalla Polizia amministrativa della Questura e da un contingente di carabinieri pronto a intervenire in caso di eccessi - non hanno risparmiato niente e nessuno: come i responsabili del pub in via Bozzi dove, nonostante gli inviti ad abbassare il volume e a rivolgere gli amplificatori verso l’interno del locale, in ossequio alla regola del menefreghismo e nonostante fossero sprovvisti di autorizzazione, hanno insistito a bersagliare di decibell la zona fino a quando i vigili sono stati costretti a intervenire per sequestrare le attrezzature. Così come davanti ad alcuni locali di quella zona (via Bozzi e 24 Maggio) non sono mancati gli eccessi e i tetti delle auto si sono trasformate in cestini portarifiuti.
Lo stesso dicasi per alcuni locali della città vecchia o di corso Vittorio Emanuele che non hanno rispettato il divieto di vendita di bottiglie di vetro. Eppure alle 19.30 – come purtroppo documentano le immagini girate dal sottoscritto – uno scorcio del lungomare di “n’derr a la lanze” con lo sfondo della ruota panoramica e il primo tratto di corso Vittorio Emanuele ( a partire da pizza Chiurlia) si presentava come una grande discarica. Pazienza, in tanti saranno pronti a lasciare i commenti e invocare la legge marziale o giustificare tali "abbandoni" di bottiglie come frutto di acquisti al supermercato. Un esame di coscienza non guasterebbe. Ci (ri)vediamo a fine anno.