Bari, il robot Arachne consacra il liceo Scacchi squadra «olimpica»
Il gruppo guidato da Paolo Ginefra ha inventato l'esapode utilizzabile in agricoltura in un'ottica antispreco
Lunedì 14 Giugno 2021, 10:56
Una pattuglia di giovani inventori, tutti studenti del Liceo scientifico «Scacchi», ha vinto il primo premio della sezione «Terra» alle Olimpiadi di robotica organizzate da una scuola specializzata di Genova (ente privato) in partnership con il Ministero della Pubblica Istruzione. Tutto grazie alla creazione di «Arachne», un meccanismo a sei zampe in materiale biodegradabile derivato dal mais, alto fino a un metro e largo una sessantina di centimetri, pilotabile da remoto oppure capace di seguire un itinerario programmabile con interfaccia, che ha il compito di monitorare i parametri chimico-fisici del terreno, effettuare un'analisi fotografica delle piante ed effettuare il diserbo meccanico.
Grande è la soddisfazione dei ragazzi della generazione digitale, orgogliosi di appartenere all’istituto superiore di corso Cavour nel quale ha studiato anche l’attuale ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, milanese di nascita ma barese di adozione, fisico 59enne con all’attivo incarichi accademici in più parti del mondo.
Conosciamo allora più da vicino i componenti del gruppo di genietti. I leader indiscusso è Paolo Ginefra, 18 anni, maturando, che ha già ceduto il testimone ad Antonio Manuel Marulli, di Modugno, di terza. Completano il dream team: Alice Grossi, di quarta; la consulente ambientale Giorgia Mira, anche lei prossima alla maturità (proprio oggi si terrà il sorteggio per l’estrazione della lettera e si parte mercoledì con le relazioni orali, che per il secondo anno a causa della pandemia sostituiscono l’articolata prova scritti+orale); Fabrizio Di Carlo, anch’egli a fine corso, il quale ha messo a disposizione il suo talento musicale per scrivere la colonna sonora del video di presentazione di Arachne; Claudio Capurso, di quarta.
Tema principale dell’edizione 2020/21 delle speciali Olimpiadi, la sesta, è stato l’ambiente, a partire dallo slogan «Acqua Terra Cielo - Robot Save the Planet!». In effetti le sezioni del concorso erano tre: aria, acqua e appunto terra, appannaggio dei bravissimi pugliesi.
Le fasi finali a livello nazionale si sono tenute il 9-10-11 giugno, in diretta streaming. I team di scuole provenienti da tutta Italia hanno progettato robot operanti in ambienti acquatici, terrestri o aerei. Gli obiettivi della competizione erano l’ideazione, la progettazione e la costruzione di prototipi in grado di svolgere funzioni utili al miglioramento delle condizioni ambientali del pianeta e delle condizioni di vita dell’uomo su di esso, rilevando per esempio dati in maniera sensibile e in luoghi irraggiungibili.
Anche quest’anno la finale del contest è stata trasformata in un hackathon online per permettere la partecipazione da remoto ai team finalisti. Del resto le regole anti-contagio rendevano difficile un incontro in presenza.
Le squadre hanno ricevuto nelle proprie scuole un kit didattico e hanno partecipato a una formazione online dedicata a machine learning, big data e intelligenza artificiale, disegno 3d e programmazione.
Tutti i progetti presentati durante la finale nazionale sono open source, con la possibilità di essere replicati, modificati e riprodotti per fornire ispirazione ad altre studentesse e studenti. Durante la fase finale, trasmessa in quattro canali su Liguria Digitale, si sono tenuti eventi con la partecipazione di numerosi ospiti, con interventi legati all’utilizzo della tecnologia in campo ambientale e non solo.
L’idea allo «Scacchi» nasce circa quattro anni fa, quando Ginefra chiese all’allora preside Giovanni Magistrale di partecipare alle Olimpiadi. Il progetto prende forma con un tutor, il professore di matematica e fisica Michele Gaeta.
L’anno scorso la prima vittoria alla prestigiosa competizione - grazie a un rover capace di piantare alberi - fa ottenere al Liceo del Murattiano un premio di mille euro che quest’anno viene sfruttato come fondo cassa per acquistare le stampanti 3d per costruire Arachne. La nuova preside, Chiara Conte, avalla in pieno l’iniziativa.
E ora? Adesso si punta alle Olimpiadi europee.
Questi i link degli altri video: il problema - il team