La campagna
Treni più veloci al Sud, l'appello del rettore Bronzini dell'Università di Bari
This browser does not support the video element.
Bronzini è testimonial, insieme alle personalità più illustri del mondo Accademico, della Cultura, del Giornalismo e della Politica, della battaglia della Associazione culturale “L’Isola che non c’è”
BARI - “L’Università di Bari chiede a gran voce l’Alta Velocità al sud”. A dirlo questa volta è il Magnifico Rettore dell’Università di Bari, Stefano Bronzini testimonial, insieme alle personalità più illustri del mondo Accademico, della Cultura, del Giornalismo e della Politica, della battaglia della Associazione culturale “L’Isola che non c’è”.
Alla domanda “quanto è importante lo sviluppo del sistema ferroviario e l’Alta Velocità per le regioni del sud?” il prof. Bronzini risponde: “Non parliamo di treni che arrivano o non arrivano in orario, ma di treni che non arrivano proprio. L’Alta Velocità è fondamentale per lo sviluppo del sud; è una di quelle infrastrutture di cui sentiamo la mancanza ed è da anni che la chiediamo. Penso sia arrivato il momento, per uno sviluppo unitario dell’intero Paese (soprattutto in questo periodo) di pensare anche per la Puglia a treni ad alta velocità”.
Poi aggiunge: “Arrivano ancora troppo pochi treni, da Bari a Lecce ci si impiega ancora troppo tempo e potrei anche raccontare che uno studente del Mezzogiorno impiega il doppio del tempo nella sua pendolarità quotidiana. È il momento di pensare ad un diverso sviluppo dove l’alta velocità è la priorità”.“Io - sottolinea il Rettore - faccio parte di una Università che richiede a gran voce questa infrastruttura. Più che raggiungere i palazzi del potere, mi interessa che questa iniziativa raggiunga persone di buon senso, quelle capaci di prendere decisioni politiche a riguardo. In molti casi hanno saputo ascoltare, confido che anche questa volta lo faranno".