Matera, ministro Fioramonti pranza a scuola con i bimbi: e distribuisce borracce
A tavola con decine di piccoli studenti: riconoscimenti al servizio BIo e Km 0 e orientato a plastic free
Sabato 19 Ottobre 2019, 16:04
18:48
Matera Capitale europea della Cultura 2019 «è stata una grande opportunità per l’Italia, per questo bellissimo territorio, per questa città che porta la cultura italiana e il patrimonio artistico del nostro Paese all’interno di un dibattito internazionale». Lo ha detto il Ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, prima di pranzare mensa a km 0 e biologica con gli amministratori comunali, i docenti e gli alunni della scuola primaria «Padre Minozzi».
Fioramonti è stato accolto da decine di bambini che gli hanno riservato una calorosa accoglienza: il ministro ha elogiato il servizio di refezione scolastica plastic free e, insieme al sindaco De Ruggieri, ha distribuito ai ragazzi le borracce che sostituiranno le bottiglie di plastica, già sensibilmente ridotte dopo il progetto presentato dalla ditta di ristorazione Ladisa aggiudicataria del servizio (Matera ha ottenuto anche un riconoscimento del Mifaf quale mensa di eccellenza bio).
«Resta per l’Italia - ha aggiunto, parlando con i giornalisti prima di sedersi alla mensa a km 0 e biologica - la consapevolezza di essere un Paese di punta per quanto riguarda l'informazione, l’istruzione e la cultura. E Matera è un grande punto di riferimento per tutto il Paese. Oggi - ha proseguito il Ministro - sto visitando una scuola che è un’eccellenza: molto spesso dimentichiamo che in tutto il Paese, e anche in zone a più alta complessità, esistono realtà, scuole, presidi di partecipazione che - ha concluso Fioramonti - non hanno nulla da invidiare alle scuole più avanzate del mondo»
L'INAUGURAZIONE DEL CAMPUS UNIVERSITARIO - «Inaugurare un nuovo Campus significa portare una testimonianza da parte del Governo sull'importanza del ruolo dell’Università sul territorio, soprattutto nelle aree interne e in regioni storicamente più svantaggiate». Lo ha detto il Ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, a margine dell’inaugurazione del nuovo Campus di Matera dell’Università degli Studi della Basilicata.
«I soldi e i finanziamenti - ha aggiunto - si troveranno: l'Università è un punto fondamentale di sviluppo per il Paese. L'economia della conoscenza è quella di cui abbiamo bisogno. Io, in questi giorni di programmazione della legge di bilancio, sto lottando perché ci siano finanziamenti per l’Università e per la ricerca subito, alla fine di quest’anno, perché si possa ripartire con un modello di Università integrata sul territorio e che premia anche e soprattutto coloro che operano nelle regioni, nelle province più svantaggiate e più difficili. Quindi - ha concluso Fioramonti - anche un modello perequativo di finanziamento dell’Università».
L'ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI - Oggi a Matera il Ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha preso «l'impegno personale per fare in modo che» nella città lucana (Capitale europea della Cultura 2019) ci sia «in tempi più rapidi possibili un’Accademia di Belle arti». Parlando con i giornalisti, il Ministro ha inoltre evidenziato che l’Accademia andrà istituita «in collaborazione con il Comune, con la Regione e con il Conservatorio che si è reso disponibile per realizzarla come un partenariato».
Secondo Fioramonti, «è importante che ci siano Accademie in tutte le regioni: ne manca una in Basilicata ed è una cosa che non possiamo accettare anche perché le Accademie di Belle arti, così come tutto il mondo della formazione, sono un grande fiore all’occhiello del contesto italiano. Sono - ha proseguito - una grande risorsa per il Paese perché attraggono molti studenti dal resto del mondo e quindi - ha continuato - noi dobbiamo insistere su questo modello di sviluppo».
Riferendosi ad alcune dichiarazioni fatte dal sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, il Ministro ha evidenziato che c'è «bisogno di scuole, di università, di Accademie che siano sicure ma che siano anche belle ed accoglienti perché imparare e fare ricerca può avvenire soltanto all’interno di strutture che - ha concluso - rispondono a queste caratteristiche: sicurezza prima e poi innovazione e bellezza con, ovviamente, l’obiettivo fondamentale e finale di creare un nuovo modello di sviluppo e sostenibilità».