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Aggressioni ai medici, anche a Bari cresce la paura in corsia

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Ai microfoni della Gazzetta la rabbia e la paura di Rosa Melodia, direttrice del pronto soccorso dell'ospedale Di Venere: «La situazione è sempre di tensione»

BARI - «La situazione è sempre di tensione. Gli accessi al pronto soccorso sono aumentati, così come in tutta Italia, e questo clima si riversa sulle spalle di tutto il nostro personale sanitario, dai medici agli oss». A parlare è Rosa Melodia, direttrice del pronto soccorso dell’ospedale Di Venere di Bari. In corsia c’è un via vai di personale, c’è tanta gente, e c’è chi non vuole parlare perché «la rabbia è tanta». C’è anche chi ha provato sulla propria pelle le aggressioni in pronto soccorso ma no, proprio non riesce a raccontarle.

L’ultima più grave, racconta Melodia, è stata ad aprile. E in tutto questo resta la paura, in particolare dei più giovani, «perché il mestiere del medico d’urgenza è un mestiere complicato, ci vuole tanta passione – spiega –. Questi episodi rappresentano sicuramente un deterrente nell’intraprendere questa specialistica».

Poi c’è chi ha già messo nero su bianco il suo stato d’animo: «Sono un operatore del pronto soccorso Di Venere, sono sempre più indignato nel leggere notizie sciacalle ormai troppo consuete e avvilenti – si legge nella lettera anonima giunta alla Gazzetta del Mezzogiorno -. Ciò che vedono i miei occhi sono lavoratori che come me, da anni, non lavorano, ma lottano ogni giorno in un inferno»....

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