BARI - Isolare ed emarginare i «portatori di voti» dalla coalizione del centrosinistra a Bari dopo i 130 arresti di lunedì scorso nell’ambito di una inchiesta su un presunto voto di scambio politico-mafioso: è il pensiero che accomuna i due candidati del centrosinistra Michele Laforgia e Vito Leccese oggi ospiti de La Gazzetta del Mezzogiorno per un confronto in vista delle primarie.
«Non bisogna rivolgersi ai portatori di voti - ha detto Laforgia rispondendo a una domanda sulla necessità di assumere l'impegno a non fare intese con i 'portatori di votì - per quello che mi riguarda non ho niente da scambiare, non ho niente da offrire e per certi versi non ho niente da chiedere. Io mi candido semplicemente offrendo il mio modo di concepire l'attività politica e offro una visione di città».
«Dovremo stare attenti a coloro che storicamente sono stati portatori di voti - ha condiviso Leccese - che si sono prestati a pratiche di questo tipo. Per quello che mi riguarda, i portatori di voti vanno emarginati, allontanati dalla coalizione, perché quello che vogliamo è ispirarci al concetto della legalità».