Prodotti tipici, sviluppo del territorio e un menu ideato per accorciare le distanze tra Italia e Grecia. È stato questo il focus dell’incontro ospitato ieri alle Officine culturali Centro Peppino Impastato, a Gravina in Puglia alla presenza dei partner dell’Interreg Italia – Grecia, FAME Road.
Lo chef Francesco Aquila, vincitore della decima edizione di MasterChef e lo chef Giovanni Cifarelli sono stati protagonisti di uno show cooking alla scoperta delle tradizioni enogastronomiche locali. Tra gli ingredienti il fungo cardoncello. Ha moderato l’evento l’esperto di turismo Antonio Prota che ha evidenziato alcuni dei punti di forza del progetto FAME, modello e movimento culturale, acceleratore dell’economia turistica guidata dal cittadino.
Il sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò e l’assessore al turismo del Comune di Gravina, Giusy Festa, hanno raccontato dell’impegno reciproco finalizzato alla definizione di valori, luoghi e simboli iconici del territorio. Gli organizzatori di questa festa identitaria, in linea con gli obiettivi del progetto, hanno coinvolto produttori e operatori locali per presentare alcuni prodotti tipici declinati in uno storytelling che coinvolge anche l’arte. «La geografia di una comunità – ha sottolineato Antonio Prota - dipende dall’intensità del nostro rapporto che può rendere distanti mondi vicini e viceversa. In questa prospettiva le relazioni aiutano a dare significato e sostanza ai nostri prodotti e alle nostre azioni». FAME equivale a due termini tra loro interconnessi, comunità e reti. «Stabilire connessioni dentro e fuori le comunità per promuovere relazioni sostenibili – hanno precisato gli esperti del Consorzio UniVersus CSEI – oggi è indispensabile».
Vale la pena citare la Rete FAME di Comuni virtuosi, un esempio di cosa possa significare costruire capacità insieme. Al momento si contano le Municipalità di Monopoli, Brindisi, San Pancrazio Salentino, Cellino San Marco, Guagnano, Francavilla Fontana, Latiano, Martina Franca, Mesagne e molte altre stanno ultimando le delibere di giunta per diventare parte integrante della rete, concedendo il patrocinio morale al Network. Intanto FAME a Gravina ha portato alla creazione di una ricetta, frutto della contaminazione delle due culture protagoniste: l’hummus al cece rosso. La proposta di questo legume difficile da cucinare a causa del coriaceo rivestimento esterno è giunta dal docente di agraria, Filippo Cifarelli che si è rivolto alla sapienza della nonna, classe 1935, che ha suggerito di cuocerlo nell’acqua di cottura della pasta per ammorbidirlo.
«La storia del cece rosso – ha evidenziato Antonio Prota – è emblematica di come le condizioni ambientali abbiano avuto un impatto sulle produzioni. FAME è anche questo, la declinazione dei quattro pilastri nella vita quotidiana».
Ricetta hummus al cece rosso
INGREDIENTI
500 grammi di ceci rossi molto cotti
2 cucchiai di salsa tahina
Una spolverata di Paprika
Olio evo qb
PROCEDIMENTO
Frullare tutto e servire accompagnato da una tartare fresca di sedano e carote e germogli di porro.