BARI - Da caserma militare a parco e polo culturale: dopo trent'anni di abbandono l’ex caserma Rossani, nel centro di Bari, viene restituita alla città quasi completamente riqualificata. Oggi è stato inaugurato il parco di 3 ettari, sui complessivi 7 che compongono l’intera area che oltre ai giardini e agli spazi per lo sport comprende il polo bibliotecario regionale, ormai pronto, e i tre edifici che costituiranno l’Accademia delle Belle Arti in fase di progettazione definitiva ed esecutiva e i cui lavori saranno cantierizzati nel 2023. Per l’inaugurazione l’amministrazione comunale ha organizzato una intera giornata di eventi con clown, spettacoli di burattini, palloncini, musica, street food ed esibizioni sportive.
Viabilità e parcheggi, con ogni probabilità, rappresentano il punto debole di un’operazione assolutamente meritevole e giustamente attesa: l’avviata trasformazione dell’ormai ex caserma Rossani ad area verde e polo culturale, dopo trent'anni di colpevole abbandono. La caserma fu chiusa nel 1991 e adesso, grazie agli scambi immobiliari che hanno coinvolto i governi di Italia e Russia nel 2007, torna nella disponibilità dei cittadini con un duplice scopo: dotare Bari un polmone verde attrezzato per il gioco e il tempo libero, ma anche ricucire la città dalla stazione centrale con le due direttrici che portano al campus universitario e al Policlinico.
Archiviati spettacoli di burattini, clown, palloncini, musica, street food ed esibizioni sportive, eventi relativi al taglio del nastro inaugurale, è già tempo di intervenire al fine di evitare il rischio della paralisi dell’area alle spalle della stazione centrale.
una domenica bestiale Infatti, domenica, la zona ricompresa tra corso Benedetto Croce, via Capruzzi e via Giulio Petroni è stata letteralmente presa d’assalto dai baresi, desiderosi di godere dell’ultimo sole invernale nella smisurata area appena recuperata da Palazzo di Città. In breve tempo, si sono saturati tutti i pochi parcheggi della zona - il vicino park & ride è spesso sold out causa abbonamenti -, costringendo le numerose famiglie accorse all’inaugurazione, a dar vita alla spasmodica ricerca di un posticino dove abbandonare l’auto. Un’impresa quasi impossibile per molti, alla fine culminata nelle immancabili soluzioni «alla barese», tra scivoli disabili e strisce pedonali invasi dalle automobili. Scene in fondo già viste nei pressi di largo Due Giugno, in occasioni di iniziative e manifestazioni, quando l’area di Carrassi diventa praticamente off limit.
Debutto Così, già in occasione del debutto della nuova Rossani emerge il punto di debolezza dell’operazione: la mancanza di parcheggi e la presenza di una viabilità già al limite, con i capolinea degli autobus extraurbani - largo Sorrentino e largo Ciaia sono a un tiro di schioppo - capaci, ormai da decenni, di assillare e ammorbare tutta la zona in termine di inquinamento, code, ingorghi e quant’altro. Adesso, la sacrosanta e meritoria riqualificazione fa i conti col no preconcetto al parcheggio interrato sotto il suolo dell’ex caserma. Una guerra santa di un certo associazionismo, genuflesso ad un teorema valido evidentemente solo a Bari, che demonizza i parcheggi interrati «perché sono attrattori di traffico». Una tesi smentita da molte città italiane e dalle maggiori capitali europee, esempi che non ci degniamo nemmeno di studiare, valutare, copiare. Eh si, perché le cose buone, quelle che funzionano, si possono umilmente copiare. Non si deve essere per forza originali.
La riqualificazione Il parco di 3 ettari - sui complessivi 7 ettari che compongono l’intera area - oltre ai giardini e agli spazi per lo sport comprende il polo bibliotecario regionale, ormai pronto, e i tre edifici che costituiranno l’Accademia delle Belle Arti in fase di progettazione definitiva. i cui lavori inizieranno nel 2023. L’intero intervento di riqualificazione del parco è costato circa 2 milioni, ai quali si aggiungono altri 10 milioni stanziati per il progetto dell’Accademia (per la quasi totalità fondi europei).