Al Policlinico
Salute, a Bari un registro per terapie personalizzate per la sclerosi multipla
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Sono circa 2.000 i nuovi casi di sclerosi multipla ogni anno, nella maggioranza diagnosticati tra i 20 e i 40 anni con un approccio terapeutico e assistenziale multidisciplinare volto a rallentare il decorso della malattia
Attivare trattamenti personalizzati per le persone colpite da sclerosi multipla analizzando gli studi e trial clinici raccolti nel «Registro italiano sclerosi multipla». È l’obiettivo del Policlinico di Bari e della clinica di Neurologia dell’ospedale. La direttrice dell’unità operativa di Neurologia del Policlinico di Bari, Maria Trojano, è anche presidente del Comitato scientifico di questo Registro. Per finanziare il progetto, nato nel 2014 grazie a un accordo di programma tra Fondazione italiana per la sclerosi multipla (Fism) e Università degli Studi di Bari, è arrivato anche lo stanziamento di due milioni di euro nell’ultima legge di Bilancio entrata in vigore a gennaio 2022.
L’obiettivo principale del progetto è quello di creare una struttura organizzata multicentrica per raccogliere i dati di tutti i pazienti affetti da sclerosi multipla seguiti nei diversi centri italiani con finalità epidemiologiche, di sanità pubblica e di ricerca. Sono circa 2.000 i nuovi casi di sclerosi multipla ogni anno, nella maggioranza diagnosticati tra i 20 e i 40 anni con un approccio terapeutico e assistenziale multidisciplinare volto a rallentare il decorso della malattia. I dati raccolti con il registro hanno permesso ad oggi di condurre ricerche pubblicate su riviste internazionali ad alto impatto, molte delle quali sono state coordinate dal Centro sclerosi multipla di Bari dove sono seguiti oltre 4.000 pazienti. «Il progetto del Registro - commenta Trojano - continua a crescere in quantità e qualità e sta diventando un punto di riferimento non solo per la comunità scientifica ma anche per le autorità regolatorie, le industrie e le istituzioni».