i nodi dell'acciaio
Ex Ilva, l'allarme dei sindacati: «Amianto friabile in Acciaieria 1, incapsulato con ritardo gravissimo». L'azienda: «Avviata bonifica»
«Sarebbe stato individuato circa un mese fa» e «solo dopo l’esito delle analisi incapsulato nella giornata di venerdì 12»: la Uilm chiede chiarimenti sulle misure adottate e su eventuali controlli ambientali effettuati
La Uilm segnala il rinvenimento di amianto friabile nello stabilimento ex Ilva di Taranto, oggi Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria, denunciando una situazione definita di «estrema gravità». In un comunicato inviato alla direzione aziendale, il sindacato riferisce del «ritrovamento di amianto friabile su una tubazione situata sulle vie di corsa, in prossimità della Campata Colata 2 di Acciaieria 1, di fronte al convertitore n.2».
Secondo quanto riportato dalla Uilm, il materiale contenente amianto «sarebbe stato individuato circa un mese fa» e «solo dopo l’esito delle analisi incapsulato nella giornata di venerdì 12». Un ritardo ritenuto «gravissimo», in particolare «per la possibile contaminazione dell’aria in un’area di lavoro frequentata quotidianamente dai lavoratori».
Il sindacato evidenzia inoltre «la totale mancanza di informazione e comunicazione preventiva alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori», che «hanno il diritto di conoscere tempestivamente qualsiasi rischio per la propria salute e sicurezza». La Uilm chiede quindi «chiarimenti immediati sulle tempistiche del ritrovamento, sulle misure adottate e su eventuali controlli ambientali effettuati», oltre all’attivazione urgente di un confronto sindacale.
AZIENDA: AVVIATA BONIFICA
Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria comunica di aver accertato la presenza di un manufatto con sospetto contenuto di amianto presso la campata 1 di Acciaieria 1 (attualmente non in esercizio) dello stabilimento siderurgico di Taranto. L’episodio era stato segnalato anche dai sindacati. In una nota l’azienda spiega che il manufatto, di contenute dimensioni, si trovava in una zona non interessata né da attività lavorative né dal transito di lavoratori. "Come da procedura interna, sono state attivate - viene osservato - le misure di sicurezza previste dalla normativa vigente. A seguito delle analisi condotte sul materiale, è emersa la presenza di amianto nello stesso». L’azienda riferisce di aver «avviato le procedure per la bonifica del materiale, in linea con le normative vigenti, che prevedono la predisposizione di un piano di lavoro, che dovrà essere validato dalle Autorità competenti. Nel frattempo, il materiale è stato messo in sicurezza da una impresa specializzata e autorizzata per tale tipologia di interventi». Prima dell’avvio delle attività di bonifica l’azienda "comunicherà ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza - conclude la nota - le modalità di intervento».