Ambiente
Salinella soffocata dai rifiuti: «Qui ci stiamo abituando»
Il presidente dell’Ops, Settembre: «Situazione complicata»
«Ci stiamo abituando al brutto». Questo il commento di Francesco Settembre, presidente dell’Osservatorio Permanente Salinella, sullo stato in cui versa il quartiere periferico tarantino, soffocato da sporcizia, cumuli di immondizia e comportamenti incivili che, a suo dire, stanno diventando la normalità.
Settembre descrive una situazione «abbastanza complicata» sul fronte rifiuti, in particolare nella zona del Cep, dove nonostante gli operatori di Kyma Ambiente stiano intervenendo «con il ragno» per rimuovere accumuli ormai cronici, le soluzioni promesse non si sono viste.
«Il sindaco Bitetti aveva annunciato di azzerare il Cda di Kyma Ambiente e portare novità concrete, ma ad oggi il consiglio d’amministrazione non c’è e il problema resta» spiega, ricordando come in passato, con la precedente gestione, fosse possibile intervenire in tempi rapidi grazie a un rapporto di collaborazione più diretto. Secondo l’Osservatorio, la mancanza di una guida stabile in Kyma Ambiente rallenta ogni decisione e lascia senza risposta questioni operative e di programmazione. «Non so quale sia la direzione che si vuole prendere — dice Settembre —: in campagna elettorale si è detto che il problema sarebbe stato risolto, ma senza spiegare come».
Il presidente dell’Osservatorio sottolinea come la raccolta differenziata nel quartiere proceda a rilento: c’è chi la fa puntualmente, chi approfitta ancora della presenza dei cassonetti in altre zone della città per liberarsi dell’immondizia a qualsiasi ora, e chi, come succede spesso al Cep, abbandona sacchetti in mezzo alla strada, in attesa di un intervento straordinario di pulizia. «Dato che gli incivili non ricevono multe – propone Settembre – sarebbe ora quantomeno di premiare i virtuosi. Finché non verrà implementata la differenziata in tutta Taranto, non andremo da nessuna parte», avverte, denunciando anche episodi di inciviltà legati alle aree per cani: «Il dog toilette vicino alla posta, installato grazie a fondi raccolti in quartiere, non viene svuotato e così molti proprietari finiscono per usare i cestini stradali».
Come se non bastasse l’Osservatorio ricorda che l’isola ecologica del quartiere, divenuta Centro Comunale di Raccolta, è ancora chiusa e non si hanno risposte a riguardo. Così come non si hanno risposte sul sistema di raccolta pneumatico, per il quale sono stati spesi tanti soldi ma che non ha preso finora il via.
Nella parte finale del suo intervento, Settembre allarga lo sguardo agli altri nodi aperti della Salinella: i grandi cantieri in corso, i disagi per le strade chiuse, l’assenza di un piano per il rifacimento dell’asfalto una volta terminati i lavori. «Abbiamo le strade distrutte come mai prima, e non mi risulta che ci siano fondi per riasfaltarle tutte. Inoltre — aggiunge — molti alberi sono morti nei giardini per il caldo e la mancanza di cure, e la pulizia delle strade è praticamente inesistente, a un mese e mezzo dalla sua riattivazione».
Il timore più grande, conclude, è che i residenti si stiano rassegnando: «Quello che mi spaventa di più è che ci stiamo abituando a vedere il nostro quartiere in queste condizioni. Io non riesco ad abituarmi a questa inciviltà continua, ma sembra che ormai vedere carte e spazzatura a terra sia diventata una triste normalità».