La notizia

«Caro bollette» negli uffici: il Comune di Taranto cambia strada

Fabio Venere

Il Municipio punta sulle energie rinnovabili negli edifici pubblici

Bollette troppo alte in otto uffici comunali, il Municipio corre ai ripari. E spera nei finanziamenti europei, ma veicolati dal ministero.

La giunta Bitetti, infatti, ha aderito all’avviso pubblico “C.s.e. 2025 - Comuni per la sostenibilità e l’efficienza energetica”. L’iniziativa mira a ottenere contributi (a fondo perduto) per interventi di efficientamento energetico e per la produzione di energia da fonti rinnovabili negli edifici di proprietà comunale.

L’idea, promossa dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase), è finanziata dalla Commissione europea, nell’ambito del React Eu e del programma “Energia e Sviluppo dei territori 2014-2020”. La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 232 milioni di euro, a copertura del 100 per cento dei costi ammissibili per l’uso delle energie rinnovabili, il risparmio energetico e la riduzione dei consumi negli edifici pubblici. In particolare, l’80 per cento di questa dotazione è riservato agli interventi da realizzare in comuni delle Regioni meno sviluppate, tra cui rientra la Puglia.

In particolare, gli interventi ammissibili riguardano l’efficientamento energetico di edifici pubblici non residenziali e non destinati prevalentemente ad attività economiche. È fondamentale che gli interventi portino a una riduzione dei consumi energetici. L’acquisto di beni e servizi deve avvenire tramite il MePA (Mercato elettronico della pubblica amministrazione), facendo riferimento a bandi specifici quali “Fonti rinnovabili ed efficienza energetica” o “Servizi per la gestione dell’energia.” Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, coprendo fino al 100 per cento delle spese ammissibili. L’importo del contributo per ciascuna istanza non può essere inferiore a 40mila euro (Iva esclusa) e non può superare la soglia di 221mila euro (Iva esclusa). Ciascuna amministrazione comunale, inoltre, può presentare un massimo di 5 istanze.

E allora, in questo quadro normativo, gli uffici tecnici comunali della direzione Lavori pubblici (dirigente Erminia Irianni, assessore Lucio Lonoce), al termine di un’analisi preliminare, hanno individuato otto immobili comunali ad alto consumo energetico, selezionati dopo uno studio delle bollette elettriche e di quelle per il riscaldamento pagate in questi anni dal Municipio. Tra questi, verranno poi selezionate le 5 proposte progettuali da candidare al finanziamento ministeriale.

Dunque, gli immobili comunali candidati dal Comune di Taranto per ottenere i finanziamenti sono i seguenti: gli uffici di piazzale Dante 15; area finanziaria - Risorse umane, via Anfiteatro 72; Polizia lòocale e Protezione civile, via Acton 77; Palazzo D’Aquino, Pendio La Riccia; Circoscrizione via Romagna; Circoscrizione Tamburi, Lido Azzurro; Circoscrizione via Fiume e gli uffici di via Lazio, 45.

Già, ma esattamente per fare cosa? Gli interventi di efficientamento energetico realizzabili includono: impianti fotovoltaici e servizi connessi; impianti solari termici; impianti a pompa di calore per la climatizzazione e servizi connessi; chiusure trasparenti con infissi e sistemi di schermatura solare; sistemi ibridi; generatori a combustibile e caldaie a condensazione.

La presentazione delle istanze di concessione deve avvenire esclusivamente in via telematica tramite la piattaforma informatica del ministero, non oltre il 30 settembre 2025, o fino all’esaurimento delle risorse finanziarie. Dal canto suo, nel caso in cui ottenesse il finanziamento, il Comune di Taranto si impegna a non alienare o distogliere dall’uso previsto i beni immobili per i quali ha richiesto il contributo per un periodo non inferiore a 5 anni dalla data del pagamento finale, e a non apportare modifiche sostanziali che alterino gli obiettivi originali dell’operazione.

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