Violenza

Abusi su una 17enne: «zio orco» a processo a Taranto

ALESSANDRA CANNETIELLO

Il 55enne si era infilato di notte nel letto della fidanzata del nipote

Finisce a processo un 55enne della provincia di Taranto accusato di violenza sessuale nei confronti della fidanzata minorenne del nipote: a deciderlo è stato il giudice Gianna Martino che ieri ha rinviato a giudizio l’uomo, difeso dall’avvocato Alessandro Cavallo, con l’accusa di violenza sessuale aggravata dalla minore età.

Si era introdotto nella camera da letto in cui ospitava, come accaduto altre volte, la fidanzata 17enne del nipote e lì avrebbe tentato un approccio sessuale: un contatto intimo al quale la minorenne ha reagito però prontamente, svegliandosi di soprassalto terrorizzata e urlando con tutto il fiato che aveva in gola contro il suo aggressore, che a quel punto è corso via.

Una vicenda finita sul tavolo del pm Marzia Castiglia e risalente ad agosto di due anni fa. Abusi che la vittima ha inizialmente confessato solo al suo ragazzo 19enne. E quando il giovane ha chiesto spiegazioni allo zio, l’uomo si sarebbe scusato e detto pentito, ma la cosa sarebbe finita lì.

La 17enne era spesso ospite in casa del 55enne e della struttura ricettiva disponibile allo zio: una figura premurosa, che tante volte aveva accompagnato in auto lei e il fidanzato. A un mese da quell’episodio la vittima aveva chiesto alla madre di parlare con uno psicologo e la donna aveva acconsentito a trovare un professionista. A portarla, però, era stato il 55enne che nel frattempo si era offerto di accompagnarla anche se a causa della minore età della ragazza non era stato possibile riceverla in assenza di un genitore. Nelle settimane successive la vittima si era recata in pronto soccorso con la sorella avvertendo forti dolori allo stomaco e nausea: ed è proprio a lei che ha poi confidato ogni cosa. Dopo quella confessione anche la sorella 18enne aveva cominciato a temere l’uomo: per questo aveva evitato ogni contatto e smesso di andare a trovarlo con la coppia come invece era accaduto in passato, rifiutando le sue offerte di passaggio e chiudendosi in camera per sottrarsi a quella presenza, quando questo era nei paraggi. Atteggiamenti che la mamma delle due ragazze ha notato e che l’hanno spinta a chiedere spiegazioni alla figlia maggiore che ha svelato come il 55enne avesse tentato con lei un approccio tramite messaggi di Whatsapp, ma che qualcosa di più grave era accaduto alla sorella più piccola. Tra le lacrime la giovanissima ha poi confessato che il 55enne era entrato di soppiatto in stanza mentre dormiva e che solo la sua pronta reazione aveva evitato conseguenze ben peggiori.

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