il processo
Omicidio nelle campagne di Manduria, pena ridotta per il killer: dovrà scontare 29 anni
Vincenzo D'Amicis, 22enne reo confesso e autore materiale dell'omicidio di Natale Nasser Bathjiari, ha rimediato una pena più leggera a fronte dell'ergastolo con fine pena mai che aveva rimediato in primo grado
Pene ridotte grazie ai concordati per l'omicidio di Natale Nasser Bathjiari avvenuto a Manduria nella notte a cavallo tra il 22 e il 23 febbraio del 2022. Il collegio difensivo dei quattro imputati ha scelto infatti il rito alternativo in secondo grado, ottenendo pene decisamente più leggeri per i propri assistiti.
Vincenzo D'Amicis, 22enne reo confesso e autore materiale del delitto assistito dagli avvocati Lorenzo Bullo e Luigi Esposito, ha rimediato una condanna a 29 anni a fronte dell'ergastolo con fine pena mai che aveva rimediato in primo grado.
Pene ridotte anche per i due complici, entrambi difesi dagli avvocati Franz Pesare e Armando Pasanisi: per Simone Doria Palma la pena scende da 27 anni a 23 mentre Simone Dinoi dovrà scontare 21 anni e 10 mesi rispetto ai 23 rimediati in primo grado.
Condanna ridotta anche per Vincenzo stranieri, nonno di D'Amicis e boss storico di Manduria: in primo grado per l'accusa di rapina, per aver sottratto l'auto alle amiche della vittima, aveva rimediato 10 anni di reclusione, ma dopo i concordati scelti dagli avvocati Lorenzo bullo e Michele Iaia, la pena nei confronti di "stellina" si riduce a sette anni.