amministrative 2025

Chi è Piero Bitetti, veterano del centrosinistra che vuole riappacificare Taranto

Il 51enne ex presidente del Consiglio comunale è stato il protagonista della sfiducia a Melucci

«Questa città va riappacificata». E' lo slogan con cui Piero Bitetti, 51 anni, ha presentato la sua candidatura a sindaco nel centrosinistra. Sostenuto da una coalizione che comprende (non senza qualche dramma iniziale) anche il Partito Democratico, oltre a Con e altre sei liste civiche, Bitetti vuole provare a voltare pagina dopo anni di tumultuose vicende amministrative: partirà dai 32mila voti del primo turno che valgono il 37%. Del resto con i suoi 27 anni nella vita pubblica era il più esperto tra i sei candidati: ha iniziato a 24 anni con una nomina nelle farmacie comunali, nel 2005 è stato eletto consigliere comunale e da allora è stato anche assessore (alle politiche del lavoro e alla polizia municipale) e da ultimo presidente del Consiglio comunale per due mandati. Proprio in questo ruolo è stato determinante per mandare a casa Rinaldo Melucci. 

Bitetti è considerato l'uomo centrale della sfiducia a Melucci, formalizzata a febbraio 2025 con 17 firme, proprio dopo la revoca del suo incarico di presidente del Consiglio comunale che ha definito un «atto ostile e in spregio alle istituzioni». Oggi si ripresenta agli elettori con l'immagine del politico esperto ma non logorato, capace – a suo dire – di restituire dignità amministrativa, stabilità e futuro a una città che, prima ancora della trasformazione, chiede semplicemente di tornare a respirare normalità.

Sposato con una dipendente pubblica, due figli, nel curriculum ha l'esperienza da ufficiale in Marina Militare, una laurea presa in età avanzata, un impiego nel settore privato. L'immagine del comizio in piedi su una sedia, all'apertura del comitato elettorale, ha colpito il pubblico tarantino. 

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