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Scoutismo, il Taranto 5 compie 80 anni «Oltre 3mila giovani con questo foulard»
Mannara: «Il fondatore Gino Lepore emblema di una scelta». Questa sera una messa di ringraziamento e poi il «fuoco di bivacco»
In ottant’anni di scoutismo, quasi tremila persone hanno indossato il foulard del gruppo Agesci Taranto 5. E già, perché oggi il gruppo scout della chiesa del Carmine spegne 80 candeline. Iniziò tutto il 5 maggio del 1945 con le prime promesse e si consolidò quando Gino Lepore, detto «U President» dagli scout di Taranto, tornò dalla guerra con una promessa nel cuore che lo portò a diventare il capostipite di una lunga storia.
Telegrafista a Pavia durante la seconda Guerra Mondiale, Lepore fu prelevato dai tedeschi, l’8 settembre del 1943, il giorno dell’armistizio, e deportato in Germania nei campi di concentramento di Norimberga. Come tanti nella sua situazione fu costretto ai lavori forzati e a una vita di stenti, ma la fede non lo ha mai abbandonato. «Fece – racconta la capogruppo del Taranto 5 Anna Mannara - la promessa al Signore che se si fosse salvato avrebbe donato la sua vita come sacerdote». Il 15 luglio del 1945, vigilia della Madonna del Carmine, appena arrivato a Taranto, andò nella sua parrocchia per ringraziare la Vergine: lì trovò sua madre a pregare e il suo parroco sciolse il suo voto e gli chiese però di fondare il movimento scout. All’epoca il capogruppo veniva chiamato Presidente, soprannome che gli è rimasto per tutta la vita. «Gino – racconta Mannara – è l’emblema della scelta, un dono che oltre ai suoi figli ha trasmesso a centinaia di ragazzi, insegnando il valore di essere cittadini attivi. Uno scout lo riconosci anche senza l’uniforme».
Qualche anno dopo gli scout del Carmine iniziarono la «scorta» alle statue della processione dei Misteri. Non a caso il colore del fazzolettone che portano al collo è color giallo chiaro con due nastri azzurri, esattamente gli stessi colori dell’abito della confraternita.
Il gruppo in questi anni non si è mai fermato ed è stato testimone della storia della città dal dopoguerra fino ai giorni nostri. Oggi il Taranto 5 conta 132 associati «un gruppo sempre bello vivo e grande».
Questa sera alle 19 nella parrocchia del Carmine festeggerà con tutti coloro che hanno indossato il foulard giallo e blu. Sarà celebrata una santa messa di ringraziamento, seguita da un momento di fraternità a tema “fuoco di bivacco”. «Una piccola festa – spiega la capogruppo -in cui ripercorrere questi anni con un occhio alle nostre radici, da dove siamo partiti, un’attenzione al presente per raccontare chi siamo oggi e ovviamente anche un occhio al futuro, e alla proposta scout che continueremo a offrire».