Verso le elezioni

Astensione, a Taranto +26% in 29 anni

Fabio Venere

Nel 1993, prima elezione diretta del sindaco, la percentuale di affluenza è stata del 78 percento. Alle ultime amministrative del 2022 solo il 52 per cento dei tarantini ha scelto di esprimere il voto

TARANTO - In meno di trent’anni, alle elezioni amministrative di Taranto, l’affluenza alle urne è crollata in termini percentuali di oltre 26 punti. Ed esattamente, dal 78,7 per cento delle Comunali 1993 al 52 per cento di tre anni fa (2022).

La Gazzetta, esaminando i risultati delle consultazioni nei 29 anni presi in considerazione, ha scattato una fotografia al fenomeno dell’astensionismo in chiave municipale. Che, con la sola eccezione del 2005, ha fatto registrare, da un’elezione all’altra, sempre un calo del numero degli elettori. La riduzione più significativa si è avuta nelle tornate elettorali successive alla dichiarazione di dissesto finanziario del Comune (dunque dal 2012, compreso, in poi) e questo, forse, può essere letto in questo modo: il fallimento del Municipio, tale è di fatto un dissesto, potrebbe aver alimentato da parte dell’elettorato un sentimento di sfiducia verso le istituzioni locali.

I dati, dunque. Nel 1993, le prime elezioni in cui i cittadini-elettori scelsero direttamente il sindaco (fu eletto Giancarlo Cito di At6), si recarono alle urne in 138mila 502, dato pari al 78,7 per cento. Tre anni dopo, nel ‘96 su 178mila 234 aventi diritto, espressero il loro voto in 132mila 306, facendo così registrare il 74,3 per cento. Percentuale quasi simile, quattro anni dopo. Nel 2000, infatti, si raggiunse il 74,1 per cento mentre nel 2005 ci fu l’unico dato in aumento del periodo preso in considerazione (77,3 per cento l’affluenza alle urne), ma va considerato che vent’anni fa, in quello stesso giorno, si votò anche per le Regionali e questo naturalmente fece aumentare la partecipazione popolare al voto.

Nel 2007, le prime elezioni comunali post dichiarazione di dissesto finanziario del Comune (17 ottobre 2006), si recò alle urne il 73,7 per cento degli elettori (130mila 929 in termini assoluti). In quell’occasione, si affermò nettamente Ezio Stefàno (civico di sinistra), poi rieletto, e la buona affluenza alle urne in questo caso potrebbe essere letta con il desiderio dei cittadini di reagire alla batosta subita. Ma è proprio da questa tornata elettorale in poi che il dato sugli elettori in fila ai seggi durante le elezioni amministrative di Taranto inizia progressivamente a calare.

Nel 2012, infatti, l’affluenza alle urne arriva al 62,4 (108mila 363 elettori), mentre cinque anni dopo, nel 2017, raggiunge il 58,52 per cento.

Il dato poi si riduce ulteriormente alle ultime elezioni per la scelta del sindaco e dei 32 consiglieri comunali. Tre anni fa, nel 2022, infatti, il risultato definitivo sull’affluenza è stato del 52,02 per cento, con 85mila 198 votanti su 163mila 778 aventi diritto.

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