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Omicidio a Leporano, gli ultimi momenti di Silvana La Rocca: continuava a chiedere «Perché?» al figlio

 
Redazione online

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Omicidio a Leporano, gli ultimi momenti di Silvana La Rocca: continuava a chiedere «Perché?» al figlio

«L'ho uccisa mercoledì mattina , poi ho guidato per un giorno intero»: il racconto horror di Salvatore Dettori agli inquirenti

Venerdì 15 Novembre 2024, 17:07

18:15

LEPORANO - Continuava a chiedere «Perché? Perché?» Silvana La Rocca, la 73enne uccisa dal figlio Salvatore Dettori, 46enne reo confesso del delitto avvenuto nella villetta di Leporano. Mentre il 46enne le infliggeva coltellate in diverse parti del corpo l'uomo si accaniva su di lei. Ed è stato a quel punto che il figli ha deciso di tagliarle la gola. Per zittirla. È uno dei dettagli agghiaccianti che emergono dalla confessione resa nel corso della notte dal 46enne. Ai carabinieri, guidati dal comandante provinciale, il colonnello Antonio Marinucci, Dettori ha ricostruito non solo quanto avvenuto in quei momenti, ma anche un dettaglio finora sconosciuto: «L'ho uccisa mercoledì mattina e ho aperto il gas nella speranza che la casa saltasse in aria e poi ho guidato per un giorno intero. Non so dove sono andato, credo di aver saltato anche il pranzo».

Per una giornata intera, quindi, ha girato con la sua auto fino a quando ha ricevuto la telefonata del cugino che aveva ritrovato il corpo senza vita della 73enne. A quel punto ha raggiunto il familiare facendo finta di nulla: pur sapendo di aver staccato il tubo del gas per provare a far esplodere la casa, entrato in casa e ha acceso l'interruttore della luce: «Pensavo di saltare in aria insieme a mio cugino». Ma le cose sono andate diversamente. Ha chiamato i carabinieri che una volta sul posto hanno cominciato a mettere insieme i pezzi. Dettori è stato portato in caserme per essere interrogato come persona informata sui fatti, ma pian piano la sua posizione è cambiata.

Messo alle strette ha quindi ammesso tutto: raccontando i dettagli di quella giornata. Il 13 novembre mattina ha spiegato di aver raggiunto sua madre mentre era intenta a pulire il parabrezza dell'auto, un attimo prima che mettesse la borsa nell'abitacolo: l'ha colpita prima alla nuca e poi in atre parti del corpo: «Ripeteva sempre “Perché? Perché?” e io non volevo farmi sentire da nessuno». Poi ha tirato fuori «il coltello sardo» come lo ha definito e ha trasformato quel delitto nella peggiore delle storie horror: «L'ho utilizzato per prelevarle il cuore».

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