L'insediamento

Le parole del nuovo questore di Taranto: «Città complessa, terra di confine»

Sinigaglia: Ilva, criminalità e Giochi Mediterraneo sono i grandi temi

TARANTO - «Sono appena arrivato e mi riservo valutazioni più approfondite in seguito. C'è un tema macroscopico che è quello dell’ex Ilva, che ora sembrerebbe aver trovato una strada per una soluzione almeno parziale di un problema enorme». Lo ha detto in un incontro con i giornalisti il neo questore di Taranto Davide Sinigaglia, 59 anni, originario di Barletta, subentrato a Massimo Gambino, da qualche giorno questore di Bari. Sinigaglia è al suo primo incarico in un comune del Sud dopo 35 anni di carriera. Negli ultimi due anni è stato questore a Cremona.

Tra i grandi temi Sinigaglia ha citato anche i Giochi del Mediterraneo in programma a Taranto nel 2026, sostenendo che «lo scenario internazionale impone grande attenzione, così come bisognerà prestare molta attenzione ai cantieri che si apriranno».
«Sono felice - ha aggiunto - di essere tornato nella mia terra d’origine e di lavorare in una terra che non conosco ma che avrò l’opportunità di conoscere e di amare. Agirò sulla scia del lavoro svolto dal mio predecessore».

Quanto alla conoscenza del territorio dal punto di vista della criminalità, Sinigaglia ha osservato che «si tratta di fenomeni diversi. Taranto è una città di confine nella quale si intersecano criminalità organizzate diverse. Adotteremo le strategie migliori per contrastare questo tipo di organizzazioni».

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