I nodi del siderurgico
Ex Ilva, dopo l'annullamento della sentenza cade la confisca ma gli impianti restano sotto sequestro
Gli impianti sono sotto sequestro dal 6 luglio del 2012 insieme ai primi arresti disposti all'epoca dal gip del Tribunale di Taranto
TARANTO - L'annullamento della sentenza di primo grado del processo Ambiente Svenduto fa venire meno la confisca degli impianti dell'ex Ilva ma non il loro sequestro. È una delle conseguenze della decisione assunta ieri, venerdì 13 settembre, dalla sezione distaccata di Taranto della Corte d'Assise d'Appello di Lecce.
Gli impianti sono sotto sequestro dal 6 luglio del 2012 insieme ai primi arresti disposti all'epoca dal gip del Tribunale di Taranto. La confisca è invece contenuta nella sentenza di primo grado di maggio 2021, che disponeva 26 condanne oltre a risarcimenti per decine di milioni di euro. Il giudice ha comunque concesso la facoltà d'uso.
Sarà necessario attendere le motivazioni della decisione della Corte d'appello, che – quasi certamente – motiverà l'annullamento della sentenza con l'incompetenza funzionale del Tribunale di Taranto (con riferimento alla presenza di magistrati del circondario tra le parti offese). A quel punto, con il trasferimento della competenza a Potenza, spetterà alla Procura lucana chiedere al gip – in riassunzione – la conferma del sequestro.