Il caso
Rogo allo Iacovone, il Comune di Taranto chiede danni per 1,3 milioni
Il Taranto Fc ha scelto di non costituirsi parte civile
TARANTO - È di oltre un milione di euro la richiesta di risarcimento avanzata dal Comune di Taranto, che si è costituito parte civile nel processo che vede imputati due tifosi del Foggia, accusati di aver incendiato la Curva Sud dello stadio “Erasmo Iacovone”, durante l’incontro calcistico Taranto-Foggia, il 3 settembre 2023.
L’avvocato di parte civile, Giovanna Liuzzi, per il Comune ha infatti quantificato in 300mila euro i costi dei lavori di ripristino sostenuti per la messa in sicurezza e di 1 milione di euro il danno di immagine subito dall’ente, oltre agli incassi mancati, allo stadio chiuso e allo spostamento delle partite del Taranto negli incontri successivi all’incendio.
Nell’udienza di ieri mattina, dinanzi al giudice Costanza Chiantini, l’avvocato Michele D’Angelico che assieme al collega Giuseppe Milli difende il 38enne Vittorio Ferrara, si è opposto all’ammissibilità dell’ente a costituirsi parte civile: secondo la difesa, il Comune non è soggetto legittimato a chiedere danni, poiché l’incendio doloso sarebbe da imputarsi alle irresponsabilità del Comune per omessa vigilanza e per aver consentito l’accatastamento del materiale plastico sotto gli spalti che serviva per la realizzazione della pista di atletica nel Camposcuola poco distante dallo stadio. Insomma per la difesa quel materiale non si sarebbe dovuto trovare nello stadio Iacovone durante lo...