Il caso
Taranto, abusi sessuali sulle figliolette della compagna: condannato
Le indagini, coordinate dal pm Vittoria Petronella, hanno portato alla luce la trista condizione di vita delle due minori, che all’epoca dei fatti avevano 15 e 17 anni, costrette a vivere nella costante paura e soggezione del compagno della loro madre
TARANTO - È stato condannato a 8 anni e 4 mesi un 50enne della provincia di Taranto accusato di aver abusato sessualmente per due anni delle figlie minorenni della sua compagna. È stato il giudice Fulvia Misserini al termine del processo con rito abbreviato, a emettere il verdetto nel quale ha disposto inoltre che un separato processo civile dovrà quantificare l'ammontare del risarcimento, ma nel frattempo l'imputato dovrà versare una provvisionale immediatamente esecutiva di 20mila euro alle parti civili assistite dagli avvocati Luca Marfella e Caterina Convertino.
Le indagini, coordinate dal pm Vittoria Petronella, hanno portato alla luce la trista condizione di vita delle due minori, che all’epoca dei fatti avevano 15 e 17 anni, costrette a vivere nella costante paura e soggezione del compagno della loro madre. I racconti delle violenze sono emersi quando le ragazzine hanno finalmente trovato il coraggio di parlare e chiedere aiuto alla loro madre, spiegando quello che il patrigno le costringeva a fare mentre lei era fuori casa. Il 50enne, stando a quanto emerge dagli atti, aveva approfittato della giovane età delle vittime ma non solo: aveva scatti di rabbia e inveiva contro le figliastre quando si rifiutavano di sottostare ai suoi desideri.
L’uomo, inizialmente si era avvicinato alle due sorelle nei momenti in cui erano sole in casa, cercando un contatto fisico, ma poi si è spinto oltre fino alla violenza sessuale vera e propria.
Le attività investigative, però, hanno portato alla luce la gravità dell’impianto accusatorio nei confronti del 50enne e ieri è giunta la sentenza di primo grado.