I nodi del siderurgico
«A Taranto l’aria è buona», parola di Acciaierie d’Italia. La precisazione
Depositato al Ministero lo studio
TARANTO - Tutte le prescrizioni imposte dall’Aia sono state realizzate e se l’ex Ilva producesse oggi 6 milioni di tonnellate di acciaio all’anno, il rischio per la popolazione di Taranto sarebbe «ampiamente accettabile». È quanto, in estrema sintesi, sostiene Acciaierie d’Italia in uno studio sull’impatto sanitario depositato lo scorso 12 giugno al Ministero che dovrà decidere sul Riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale. Le oltre 220 pagine a firma di Alfonso Cristaudo, già Ordinario Medicina del Lavoro dell’Università di Pisa, e di Annalisa Romiti, ingegnere della società «Icaro Srl», sono chiaramente la versione della fabbrica commissionata durante la gestione di Lucia Morselli: l’ultima parola sulla Valutazione di Impatto Sanitario sarà proprio del Ministero.
Il documento racconta infatti di tumori in calo, opere realizzate e rischi bassi: richiama persino il problema dell’alcool e del tabagismo come cause più incidenti dei tumori rispetto alle emissioni dello stabilimento. Una questione che ai tempi dell’amministrazione straordinaria di Ilva a guida di Enrico Bondi, fece profondo scalpore. A distanza di quasi dieci anni da quei giorni anche i consulenti scelti da Morselli stanno provando a riportarla in auge.
LA RETTIFICA DI ACCIAIERIE D'ITALIA
“In merito a quanto riportato questa mattina da alcuni organi di stampa, Acciaierie d’Italia in AS precisa che
l’elaborazione e consegna della Valutazione d’Impatto Sanitario (VIS) non deriva assolutamente da una decisione della Dott.ssa Morselli.
La VIS era sta richiesta dal MASE e dal Ministero della Salute quale condizione indispensabile per procedere all’esame del rinnovo dell’AIA relativa allo stabilimento di Taranto.
I Commissari straordinari di AdI in AS, al loro insediamento, hanno preso atto che la precedente Amministrazione si era rifiutata ad adempiere alla richiesta dei due Ministeri presentando ricorso al TAR.
Decisione dei Commissari straordinari è stata quella di rinunciare in aprile us al ricorso al Tar promosso dalla precedente gestione e di procedere all’assegnazione delll’incarico di elaborazione della VIS al Prof. Cristaudo ed alla Società Icaro Srl al fine di rispettare la consegna dello studio entro la data fissata dai due Ministeri su menzionati così come avvenuto”.
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