Il caso

Processo Ambiente Svenduto: «Analisi senza le difese, lo sbaglio della Procura»

Francesco Casula

Illustrati i motivi che ispirano la richiesta di nullità della sentenza

TARANTO - Nullità della sentenza per i prelievi di campioni all’interno della fabbrica svolti senza la partecipazione degli indagati. È quanto ha chiesto l’avvocato Vincenzo Vozza nel suo intervento dinanzi alla corte d’assise d’appello di Taranto che sta celebrando il processo di secondo grado conosciuto come «Ambiente svenduto». Il legale tarantino, che difende l'ex direttore della fabbrica Luigi Capogrosso, nella quarta udienza nell’aula bunker al quartiere Paolo VI, ha chiesto di dichiarare nullo il verdetto di primo grado che a maggio 2021 portò a 22 condanne ai danni degli ex proprietari della fabbrica, Fabio e Nicola Riva, di dirigenti, fiduciari e di esponenti della politica come l'ex governatore di Puglia Nichi Vendola: secondo il difensore, infatti, una serie di attività svolte dalla procura di Taranto e dai suoi consulenti dovevano essere effettuate coinvolgendo anche gli indagati e dando loro la possibilità di nominare consulenti che partecipassero agi accertamenti...

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