il caso

Taranto, roghi alla concessionaria Ventriglia: chiesto il processo per Verdolino

francesco casula

Per l’imprenditore e altri sette imputati c’è la richiesta di rinvio a giudizio

Comincerà il prossimo 20 maggio l’udienza preliminare nei confronti dell'imprenditore Giulio Verdolino, considerato il mandante dei roghi ai danni della concessionaria Ventriglia, e altri sette imputati. È stato il pm Milto De Nozza della Direzione distrettuale Antimafia di Lecce a chiedere per tutti il rinvio a giudizio che ora passerà al vaglio del giudice Angelo Zizzari.

Com'è noto a novembre 2023 in cella sono finiti Verdolino, i fratelli Stefano e Francesco Depane, la madre di questi Enza D'Arcangelo, e infine Cosimo Giodetti e Nicola Insito. Disposto invece l’obbligo di firma per Daniela D’Amato. Nel registro degli indagati, ma a piede libero, c'è anche un terzo fratello, Pietro De Pane.

Inizialmente alla Dda di Lecce era stato trasferito solo uno stralcio dell'inchiesta “focus” che riguardava la presunta estorsione con metodo mafioso fatta da Verdolino a un altro imprenditore, ma successivamente gli inquirenti devono aver ritenuto che l'intera vicenda rientra nella sfera della magistratura che si occupa di criminalità organizzata.

L'inchiesta della Squadra Mobile, guidata dal vice questore Cosimo Romano e coordinata inizialmente dai pm Maria Grazia Anastasia e Francesco Ciardo, ha permesso di fare luce, secondo l'accusa, sugli incendi che a distanza di pochi giorni hanno colpito tra gennaio e febbraio 2022 il gruppo Ventriglia: il 31 gennaio e il 2 febbraio 2022, all’interno del parcheggio della concessionaria e dell’abitazione del titolare, i roghi avevano distrutto 4 autovetture di alta gamma, danneggiando altri veicoli e le facciate degli edifici. I poliziotti hanno ritenuto Giodetti e Insito, gli autori materiali dell'incendio: le intercettazioni, inoltre, hanno consentito di individuare in Stefano Depane l'organizzatore delle intimidazioni e in Verdolino, il mandante animato da astio e risentimento nei confronti di Ventriglia.

Proprio nei giorni scorsi, Verdolino, ha ottenuto gli arrestati domiciliari: il tribunale di Lecce ha infatti accolto l’istanza presentata dal difensore, l’avvocato Andrea Silvestre, consentendo a Verdolino di lasciare la cella e tornare nella sua abitazione. Pochi giorni prima, il pm De Nozza aveva firmato l'avviso di conclusione delle indagini: la chiusura dell’inchiesta, quindi, ha ridotto le esigenze cautelari nei confronti dell’imprenditore che quindi è stato scarcerato.

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