Territorio
Taranto, allagamenti nel rione Salinella: a fine maggio il via agli espropri
Le opere per ridurre il rischio di dissesto idrogeologico importanti per la ristrutturazione dello stadio in vista dei Giochi
TARANTO - Eliminazione del dissesto idrogeologico al quartiere Salinella, partono le procedure per gli espropri dei terreni interessati dagli interventi. Da quel che risulta alla «Gazzetta», dal 30 maggio al 3 giugno i proprietari dei 45 beni immobili che ricadono nell’area dovranno firmare i verbali predisposti dai funzionari dell’agenzia Asset che, in base ad un accordo con il Comune di Taranto, sta curando queste operazioni. Si tratta di oltre 4mila metri quadrati che insistono nella zona di cui fa parte, ad esempio, lo «Iacovone». L’esecuzione di quelle che in gergo vengono chiamate opere di mitigazione del rischio di dissesto idrogeologico sono molto importanti anche per la futura ristrutturazione dello stadio prevista per i Giochi 2026. In realtà, oltre ai 4mila metri quadrati da espropriare, c’è un’altra parte che verrà solo temporaneamente utilizzata per eseguire gli interventi anti-allagamento e poi restituita ai legittimi proprietari. Per le aree, invece, che verranno definitivamente sottratte, così come prevede la legge, verrà riconosciuta un’indennità. Che, scorrendo l’elenco dei beneficiari (privati, condomini, cooperative edilizie, una casa di cura) va da un minimo di 30 euro ad un massimo di 1.700. Le somme sono modeste visto che si tratta di zone che non hanno un unico proprietario, ma diverse decine. Le aree si trovano tra le vie Golfo di Taranto, via Lago di Nemi, via lago di Viverone, via lago di Montepulciano e altre strade del rione Salinella.
Il progetto definitivo elaborato da Asset prevedeva un importo di 8 milioni di euro. L’intervento è condizione necessaria e sufficiente oltre che per i Giochi anche per far sì che i residenti non abbiano più una viabilità compromessa in caso di (copiose) piogge e possano così vivere in condizioni di maggiore sicurezza. Tre anni prima dell’ok al progetto definitivo, nel 2020, era stato approvato lo studio di fattibilità tecnica ed economica per quello che testualmente viene definito «intervento di messa in sicurezza idraulica del quartiere Cep Salinella e delle aree contermini – stralcio funzionale». E successivamente, era stato poi individuato un primo lotto dell’importo di 4 milioni.
Il 16 luglio 2021, il ministero delle Infrastrutture aveva finanziato i 4 milioni necessari a coprire la parte dell’intervento del primo lotto, impegnandosi a trasferire i fondi direttamente al Comune di Taranto. Inoltre, in occasione della riprogrammazione di risorse del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) pari a 40 milioni 500mila euro, il Comune aveva presentato domanda di finanziamento per due progetti di recupero e riqualificazione ambientale del quartiere Salinella che rientrano nel programma denominato «Italia City Branding 2020».
Successivamente, con una delibera del Cipess, il 22 dicembre 2021 erano stati assegnati all’amministrazione comunale gli ulteriori 4 milioni necessari per completare l’intervento.
I due lotti, seppur finanziati da fonti diverse, sono relativi ad un progetto unitario che, peraltro, deve essere svolto in maniera coordinata. Sei mesi fa, del resto, lo stesso Municipio nella delibera con cui aveva dato il via libera al progetto definitivo sottolineava che «l’opera è prodromica ad assicurare le condizioni per il regolare svolgimento dei “XX Giochi del Mediterraneo - Taranto 2026”, con particolare riferimento all’intervento di riqualificazione dello stadio “Erasmo Iacovone”, ricadente all’interno della perimetrazione del Cep Salinella», per il quale è stata indicata, nell’ambito del masterplan, una somma vicina ai 40 milioni di euro.