L'intervista

Ex Ilva, la lenta agonia degli impianti; Palombella (Uilm): «Due settimane fa l'incontro con governo e commissari»

Maristella Massari

L’altoforno 1 è a fine campagna. Per far ripartire il 2 bisogna investire tempo ed energia. Il 4 continua ad andare avanti a marcia ridotta. I lavoratori della manutenzione non sono rientrati, quelli delle officine idem, gli impianti a freddo continuano a rimanere fermi

TARANTO - L’ultimo incontro tra governo, commissari e sindacati risale ormai a due settimane fa. Nel frattempo, a parte il trasferimento di 150 milioni da Ilva in amministrazione straordinaria ai commissari di Acciaierie d’Italia per la manutenzione degli impianti, ritenuti dai sindacati una «goccia nel mare», nulla è cambiato. Nell’ultimo tavolo romano, a fine marzo, i rappresentanti dei lavoratori erano stati informati che entro un mese sarebbe presentato il piano industriale da parte dei commissari di Acciaierie d’Italia. E il Governo si era detto inoltre pronto a intervenire per realizzare nuovi interventi sugli ammortizzatori sociali, oltre a quelli già previsti e attivi. Ma nel frattempo cosa di concreto è stato fatto? Lo abbiamo chiesto a Rocco Palombella, segretario generale della Uilm.

Segretario Palombella, qual è la situazione oggi?

«Tutto tace. Dall’ultimo incontro a Roma, in questi 15 giorni non è cambiato nulla. Anzi la situazione è sempre più preoccupante. Al di là dei primi segnali ricevuti a marzo di atteggiamenti diciamo sicuramente più propositivi da parte anche dei commissari, da un punto di vista sostanziale e della prospettiva di futuro la situazione è rimasta statica»...

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