L'inchiesta
Taranto, abusi sessuali su una 13enne: «Il prete sapeva ma non parlò»
Indagato anche il sacerdote: ha taciuto i fatti al pm. Nuove accuse per un 45enne
TARANTO - Avrebbe nascosto al pubblico ministero ciò che sapeva sugli abusi sessuali commessi da un 45enne nei confronti di una minore. È l'accusa mossa a un sacerdote in servizio come assistente spirituale di una comunità della provincia di Taranto dal pubblico ministero Vittoria Petronella che nei giorni scorsi ha notificato al religioso e al 45enne l'avviso di conclusione delle indagini preliminari.
I fatti risalgono al 2021 quando, secondo quanto raccolto dagli inquirenti il 45enne avrebbe allungato le mani su una minore di 13 anni: le avrebbe scattato anche qualche fotografia e poi l'avrebbe palpeggiata durante le diverse attività che erano organizzate dalla comunità.
Fatti che la bambina avrebbe poi finalmente confidato ad adulti e infine alle forze di polizia: denunce che sono finite sul tavolo del magistrato che ha così avviato le indagini. Gli approfondimenti della Squadra Mobile hanno permesso di arrivare ad alcuni testimoni che avrebbero spiegato che anche il sacerdote era a conoscenza di quegli episodi. Il magistrato inquirenti ha quindi deciso di convocare il prete per interrogarlo, ma il prelato si è trincerato dietro il segreto confessionale: in sostanza avrebbe spiegato di non poter rivelare quanto appreso poiché gli sarebbe stato raccontano durante la confessione che la legge italiana permette di considerare segreto. Per il pm Petronella, però, le cose non stanno così: il prete non avrebbe saputo quelle notizia da qualcuno che si stava confessando...